CIVITAVECCHIA – Fermento nerazzurro. I tifosi del Civitavecchia Calcio, così come tutto l’ambiente soprattutto squadra, vivono giorni particolarmente spasmodici. C’è eccitazione, quella positiva. L’adrenalina. C’è la possibilità di cavalcare quel sogno chiamato D. Che comunque vada, varrà la pena viverlo. C’è la Sardegna, le calde notti di fine primavera ed inizio estate, all’orizzonte. Già, dopo Roma.
Un passo per volta. Domenica lo spareggio. In campo neutro. Com’è noto, non sabato. Tra le possibilità ha perso Aranova: si giocherà dall’altra parte di Roma, Roma est, impianti molto caldi a livello di calcio regionale. Si giocherà al Francesca Gianni in via del Casale di San Basilio, trasferta lunga, ma per centinaia di tifosi nerazzurri varrà il prezzo del biglietto. Quantomeno viverla.
Castagnari contro Colantoni con l’obiettivo Sardegna. La rimonta di domenica, quelle immagini e quel ruggito, quel nerazzurro finalmente tutto insieme, costruiscono inevitabilmente fiducia. La voglia di completare l’impresa. Per prendere il primo traghetto direzione sarda, dove già c’è chi comodo sul sofà aspetta di capire l’avversario alle finali nazionali.
C’è quel Monastir, entroterra di Cagliari, trascinato da Sarritzu, vecchia conoscenza del calcio laziale, storia della storia e destino dei destini, tra Rieti e Latina. Ma prima domenica, 10.30: il traghetto passa da Roma est.

