ROMA – Si infittisce sempre più di nuovi accesi capitoli la delicata battaglia, una diatriba che pian pian sta diventando sempre più guerra, tra la Giunta Gualtieri ed il Comitato ambientalista che a difesa di Pietralata si oppone fermamente alla realizzazione del nuovo Stadio della Roma.
RIVOLTE Dalle tumultuose proteste di lunedì mattina con cui si apriva una settimana rovente, quelle con cui membri volontari del comitato ambientalista a difesa del bosco e di Pietralata si opponevano all’ingresso di ruspe e tecnici per iniziare i primi lavori per la costruzione del nuovo stadio giallorosso.
A TRADIMENTO? Il giorno dopo recintata l’area, le indagini archeologiche possono finalmente partire. Questo l’intento dell’Amministrazione al fianco dei Friedkin. A nulla, stando all’espressione dei Comitati, è servito l’incontro del giorno dopo le rivolte del lunedì, proprio il meeting del martedì. Comitati che anzi, denunciano Sindaco e Giunta di “colloquio-farsa”, utile per distrarli e far entrar di “soppiatto” ruspe nel cantiere.
CORTEO E proprio in questo senso rilanciano i manifestanti. Del quartiere e non. Sabato torneranno in Campidoglio. Stavolta non soltanto i vertici, gli esponenti; stavolta sarà una marcia, un corteo, una manifestazione.
“A COLPI DI RUSPA” “Oggi a Roma è morta la democrazia: invece di ascoltare i cittadini e confrontarsi con i comitati l’attuale Amministrazione capitolina va avanti a colpi di ruspa, nel vero senso della parola, per i sondaggi preliminari alla costruzione del nuovo stadio dell’As Roma a Pietralata”. Così in una nota congiunta il vicepresidente della commissione Ambiente di Roma Capitale Daniele Diaco, M5s, l’europarlamentare del M5S Dario Tamburrano e il capogruppo del M5s in Municipio RomaIV, Stefano Rosati. “Oggi infatti si e’ tenuto un incontroc on i rappresentanti dei comitati contrari allo stadio della Roma in cui il Campidoglio ha bocciato senza appello la richiesta di interrompere tali attività avanzata dai comitati, giudicandola impercorribile. Insomma, o si fa come diciamo noi o si fa così e punto. Respingiamo con forzatale modo di fare politica, davvero uno schiaffo al dialogo democratico e alla dignità dei cittadini”.
