Clamoroso agli Internazionali. Gli scherzi di Jannik, addirittura. Illude tutti, evidentemente pure Paul. Che stravince il primo set, per un Foro Italico ammutolito. Poi decide che è ora di scendere in campo: 6-0. E allora terzo set, leggermente più combattuto: 6-3. Altra finale. Incredibile. Oggi, stavolta, anche giornalisticamente serve aggiungere ben poco.
Sarà altra finale. È finale a Roma. Tornato dopo mesi di inattività, rientrato dalla porta principale, pressioni e grosse attese, dribbla e fuga ogni dubbio: come se il tempo non si fosse mai fermato, arrestato. Nemmeno una settimana e fuga fino alla finale.
Una finale che purtroppo, non si poteva aver tutto, non sarà tutta azzurra. Già perché sarà ancora Carlos Alcaraz a sfidar Jannik, per una finalissima destinata, generazionale, a dominare il palcoscenico mondiale per il prossimo decennio.
Non riesce l’impresa a Musetti, ancora battuto dallo spagnolo, che vola su nel primo set e digerisce l’orgoglio e i tentativi del carrarino nel secondo. Si chiude il venerdì con Paolini ed Errani nel doppio; domani pure la finalissima di Jasmine, in singolo: c’è Mattarella..

