ROMA – Pubblicizzavano sui social serate latino-americane con tanto di Dj nel cuore della movida a Trastevere. Il locale, pero’, era sprovvisto delle autorizzazioni. Il bar fittizio, in concreto, era strutturato come una vera e propria discoteca su due piani, peraltro collegati tra loro da una scala in legno, sorretta da tubolari in ferro, sprovvista di certificazioni di stabilita’ e tale da ingenerare un rischio per l’incolumita’ pubblica.
Cosi’ quando gli agenti della divisione amministrativa della questura di Roma hanno effettuato una verifica, ci hanno trovato circa 400 giovani, conteggiati all’entrata da personale addetto all’accoglienza, intenti a ballare in quello che, di fatto, era un esercizio adibito, secondo la licenza, esclusivamente alla somministrazione di bevande ed alimenti. In particolare, le uniche vie di uscita, collocate al piano terra, erano di fatto bloccate da una grata in ferro posizionata all’esterno oppure ostruite da tavoli e sedie. Divanetti, cubi e tendaggi erano privi di certificazione antincendio, gli estintori non erano revisionati, multiprese di tipo domestico e un filo elettrico attraversavano il pavimento della cucina, coperti solo da un nastro adesivo per pacchi.
A termine dei controlli, sotto il coordinamento della procura di Roma, e’ scattato il sequestro preventivo dell’esercizio, convalidato nella giornata di ieri dal Giudice per le indagini preliminari.

