La stagione britannica si chiude col botto. Col più grande Giants Killing degli ultimi anni, proprio in finale. La caduta dei giganti, quella definitiva di un’era che, ormai chiaro ed alla fine di una stagione in piena transizione, volge palesemente al termine. Dodici mesi dopo Guardiola ed il suo Manchester City perdono un’altra finale di FA Cup.
EAGLES! Ma stavolta in paradiso, a volare altissimo, arriva chi non aveva mai.. volato a queste latitudini. L’arco è tutto rossoblu: è trionfo Crystal Palace a Wembley. Decide la loro stella: non più Zaha decennio precedente, stavolta super Eze, che adesso sì, forse brinda al grande salto. Uno a zero, muro e resistenza. Alla fine esplosione. Un quartiere, quello del sud-ovest di Londra, completamente emigrato a Wembley. In estasi, right now. Il tramonto più bello degli ultimi 115 anni di storia del club.
STORIA Il primo trofeo di quelli livelli nella storia del club. La magia del calcio britannico, la magia della FA Cup.. at its finest. Ha colpito ancora. E pur peri più duri, quei Fanatics della Holmesdale, il gruppo ultras del Palace che da decenni ogni domenica popola ormai la curva del Selhurst Park, impossibile trattenere l’emozione: stavolta pur quelle facce intimidatorie sopraffatte dall’emozione e dalla commozione, ma quei bandieroni sventolano ancor più forti, ancor più alti. Un sogno che diventa realtà. La rivincita di Parish, patron Palace: la scelta di Glasnier, umile nella grandezza, dopo l’Europa League con l’Eintrach impresa e colpo grosso pure oltremanica. Anche per lui sarà giunta l’ora della grande chiamata?
NOTTE FONDA MAN CITY Dall’altra parte notte fonda. Stagione sfortunatissima. Il destino voleva questo. Sfuma un’altra competizione, nella settimana post pari di Southampton. Fa male come un anno fa, quando vinse l’altra sponda di Manchester. Testa bassa per De Bruyne e Gundogan: si chiude così, senza ultimi colpi o sussulto, un’era gigantesca. Per tornare marziani, almeno un giro sul pianeta Terra, Pep, andava fatto.


