
Fantascienza soltanto pensarlo, un anno fa. Quando patron Volpi chiuse ogni rubinetto, e quell’era gloriosa. I più forti con la valigia in mano, quel passato glorioso per un futuro avvolto nel mistero. Già, prima dell’avvento di Behring e la ricostruzione, sotto nuova presidenza Felugo.
37 VOLTE RECCO Fino a stasera, quando Recco s’è laureata campione d’Italia per la 37° volta nel corso della sua storia. Il quarto successo consecutivo. Il colpo grosso, grossissimo a Mompiano in gara 3, senza favori del pronostico, dopo la battaglia di venerdì scorso. Ma quando sei un’istituzione così, fiocca il 12° successo a 2 nel Classico assoluto della pallanuoto italiana contemporanea. Ha vinto Sukno che batte Bovo: un altro Double post Coppa Italia, adesso l’assalto all’Euro Cup.
CASSAFORTE Gara 3 finisce 9 a 5. Il Brescia sbaglia tanto, Recco è letale e nella fase centrale scappa via. Parziale di 7-1, punteggio che AN non riesce mai a rimontare. Una vittoria che, Felugo ne sia a conoscenza, porta eccome le firme dei due partenti. Già perché forse i due protagonisti più importanti in acqua sono i due partenti: Echenique, poker stellare.
SARACINESCA Ma non solo, ancora e sempre Del Lungo. Perché se la difesa e le strategie di Sukno sono perfette, Marco è insuperabile. Para tutto, ma proprio tutto. Ancora mostruosa, la saracinesca del Settebello. Nonostante per i piani futuri, da quest’estate, il club abbia già altre idee. Andrà via. Ha preso di tutto. L’ultimo Scudetto bresciano portava le sue braccia; è andato a Recco, ha vinto gli ultimi 4 consecutivi. Decisivo. Istituzione della pallanuoto italiana contemporanea. Leggenda civitavecchiese.