(Adnkronos) – Gli stati membri dell’Oms hanno trovato l’accordo per il Patto pandemico e oggi ci sarà il voto in assemblea generale a Ginevra che aprirà la strada alla sua adozione formale. L’Italia si è tirata fuori dall’accordo e oggi si asterrà al momento del voto, confermano all’Adnkronos Salute fonti qualificate.
Ieri si era aperta l’assemblea al Palazzo delle Nazioni. Il programma dei lavori prevedeva una riunione in plenaria, Comitato generale e Comitato A (uno dei comitati che formano l’Assemblea mondiale della sanità). Fra i momenti salienti, anche l’esame della bozza dell’Accordo sulle pandemie in Comitato A, dove è stata approvata una risoluzione che “chiede l’adozione di uno storico patto globale per rendere il mondo più sicuro da future pandemie”, sottolinea l’Oms.
L’approvazione della risoluzione sul Patto pandemico “fa seguito a un processo durato oltre tre anni, avviato dai governi durante la pandemia di Covid-19, per negoziare il primo accordo di questo tipo al mondo volto ad affrontare le lacune e le disuguaglianze nella prevenzione, preparazione e risposta alle pandemie. Questo accordo spartiacque – ricorda l’Oms in una nota – è stato adottato ai sensi dell’articolo 19 della Costituzione dell’Oms. Mira a promuovere una maggiore collaborazione e cooperazione tra paesi, organizzazioni internazionali come l’Oma, la società civile, il settore privato e altre parti interessate, al fine di prevenire in primo luogo le pandemie e di rispondere meglio in caso di una futura crisi pandemica. “I governi di tutto il mondo stanno rendendo i loro paesi e la nostra comunità globale interconnessa più equi, più sani e più sicuri dalle minacce rappresentate da agenti patogeni e virus con potenziale pandemico”, ha detto Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms.
“Non è un bel segnale se l’Italia si astiene sul Patto pandemico. Mi era sembrato che il ministro della Salute Orazio Schillaci avesse detto che l’Italia era parte integrante dell’Oms e quindi se sei parte sfilarsi su un argomento così importante ci isola da quello che è un contesto su cui dovremmo essere tutti uniti e non dividerci. Mi dispiace”. Così all’Adnkronos Salute Matto Bassetti, direttore Malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova.
“L’Accordo pandemico trovato dall’Organizzazione mondiale della sanità è il miglior compromesso possibile dopo 3 anni di lavoro diplomatico intensissimo”. Si tratta “un grande successo perché mettere insieme quasi 200 Paesi non è stata un’impresa facile, per questo è un motivo di grande soddisfazione”. Così all’Adnkronos Salute Walter Ricciardi, docente di Igiene all’università Cattolica di Roma, che evidenzia come il lavoro fatto dal maggior organismo internazionale di sanità è stato quello, in gran parte, di “combattere la rimozione e affrontare questi problemi globali che non è possibile affrontare se non con la collaborazione internazionale. Chiaramente quelli delle malattie infettive, ma direi tutti quanti quelli legati alle problematiche di salute”.
Per Ricciardi, però, la posizione dell’Italia – che si è astenuta da voto ribadendo la sovranità dei singoli Stati – “è un po’ imbarazzante, perché di fatto quello che si dice è una ovvietà, cioè che nessuno deve entrare nella sovranità nazionale rispetto alle decisioni. Ma bisogna prendere atto che le decisioni nazionali devono in qualche modo essere inquadrate in un contesto collaborativo internazionale: nessuno da solo è in grado di combattere le grandi sfide, meno che meno quelle delle pandemie”, continua Ricciardi secondo il quale “tutto sommato l’Italia non fa una bella figura. La posizione del nostro Paese parla in politichese, non un linguaggio scientifico come dovrebbe essere. Sono parole politiche per dare soddisfazione all’elettorato sovranista e populista. Affermazioni che trovano il tempo che trovano. E’ ancora una volta uno specchio di un certo provincialismo con cui si affrontano le cose”.

