(Adnkronos) – “Rispetto a quindici anni fa, quando le valutazioni delle agenzie di rating sul debito pubblico italiano iniziarono a peggiorare, i fondamentali della nostra economia sono nettamente migliorati” ma “il percorso di risanamento dei conti pubblici è però solo all’inizio. Il debito resta elevato e, nei prossimi anni, la spesa sarà sottoposta a pressioni legate all’invecchiamento della popolazione, alle transizioni verde e digitale, al rafforzamento della capacità di difesa”. Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, nelle sue considerazioni finali.
“Le nuove regole europee – ha spiegato – hanno restituito alla politica di bilancio un orizzonte di medio periodo, contribuendo ad ancorare le aspettative degli investitori. Il Piano strutturale di bilancio di medio termine, pubblicato lo scorso autunno, delinea un percorso del debito coerente con questo nuovo impianto. Il Documento di finanza pubblica 2025, approvato in aprile, ha confermato che si procede lungo quella traiettoria. È fondamentale assicurare la continuità di questo cammino anche in caso di indebolimento del quadro macroeconomico. I progressi compiuti negli ultimi anni – ha continuato Panetta – devono spingerci a mantenere una politica di bilancio prudente e a intensificare l’azione di riforma necessaria a sostenere la crescita. Sviluppo economico e sostenibilità dei conti pubblici sono interdipendenti. La fiducia nella solidità della finanza pubblica favorisce gli investimenti; una crescita più elevata, a sua volta, rende meno gravoso il consolidamento di bilancio”.


