FORMELLO (ROMA) – Alle 16.30 esatte di lunedì 2 giugno 2025, Festa della Repubblica italiana, Maurizio Sarri torna ad allenare la SS Lazio. Adesso sì, ufficiale. Dopo una settimana partita tra flirt, contatti e telefonate, trasformata in colloqui, incontro e fumate, dalle grigie è diventato tutto bianco. Fumata bianca nel weekend, come narrato e descritto dalla mattinata del lunedì stesso ( https://www.lacronaca24.it/2025/06/02/lazio-sarri-day-ancora-nozze-e-matrimonio-annuncio-in-arrivo/ ). Le firme in Toscana, domenica. L’ultimo meeting col direttore sportivo Fabiani per mettere a punto ogni dettaglio contrattuale. Percepirà due milioni e ottocento mila euro a stagione per i prossimi due anni; contratto biennale più opzione, in caso di traguardo Champions. Più bonus: in caso di qualificazione all’Europa League 500 mila euro, in caso di Champions direttamente il doppio, un milione. Dopo una giornata d’attesa, una mattinata calda d’inizio estate, una mattinata dove la febbre sarrista del popolo biancoceleste non faceva altro che salire, ecco il doppio annuncio, quello più atteso. Nel primo pomeriggio la rescissione con Baroni, risoluzione consensuale, i ringraziamenti ad un gran signore. Quindi, a proposito di febbre e termometro, quel social media manager che si divertiva. Un piccolo video, una porta, un sospiro, una sigaretta. E l’attesa cresceva. Già, ma ormai tutti avevano capito. Ormai non c’erano più dubbi.
L’ANNUNCIO Ormai tutta la Roma biancoceleste aspettava soltanto il comunicato ufficiale. Eccolo, alle 16.30: “La S.S. Lazio è lieta di annunciare il ritorno di Maurizio Sarri alla guida della Prima Squadra. Dopo l’esperienza iniziata nel 2021, il tecnico toscano torna a vestire i colori biancocelesti, richiamato da un legame mai interrotto con l’ambiente, con la tifoseria e con una squadra che, sotto la sua guida, ha saputo esprimere idee, gioco e appartenenza. La Società affida con fiducia a Sarri il timone tecnico del progetto, con la convinzione che il suo stile, la sua coerenza e la sua cultura del lavoro rappresentino fondamenta solide per costruire un presente ambizioso e un futuro all’altezza della storia della Lazio”. Eco del presidente Lotito: “Maurizio Sarri è tornato a casa. Il suo ritorno è una scelta di cuore, di convinzione e di visione. Con lui vogliamo riprendere un percorso interrotto troppo presto, consapevoli che insieme possiamo riportare entusiasmo, identità e ambizione. Bentornato nella tua casa Comandante”.
BENTORNATO Mediatica, senz’altro. Mai dimenticato, due anni fa. Quella sensazione, dopo quelle dimissioni da signore, di quel che poteva esser e non era stato. Di quell’incompiuto. In lui e nella piazza, nella tifoseria. Che non l’aveva mai dimenticato. Si dimise perché l’ex gruppo evidentemente aveva perso stimoli, lasciò lui. Oggi torna. Con un’altra era. Un’altra Lazio da ricostruire. Non sognava nient’altro, come da sua stessa ammissione, per finire la carriera. Già giovedì sarà a Formello col direttore Fabiani per discutere più strettamente di ritiro, mercato, strategie estive. Adesso sì, tutto vero, adesso è fatta ed anche ufficiale. Il nome che mette d’accordo tutti. Il nome più altisonante a cui la Lazio poteva ambire. Il nome che rievoca passione. E quella lazialità. Perché quella “Lazialità ti invade”. Bentornato, Comandante.


