logo
    Sport
    2 Giugno 2025
    Juve: fuori Giuntoli, ecco Damien Comolli. Ma sul nuovo tecnico regna ancora oscurità

    TORINO – Tempi deludenti in casa Juventus. Annate difficilissime. Dalla penalizzazione che ha chiuso in maniera logorante l’era Andrea Agnelli, alla gestione Elkann. Una gestione che ha affidato la ricostruzione tecnica a Cristiano Giuntoli, che appena ha potuto ha silurato garanzia Allegri. In nome delle nuove filosofie e del presunto nuovo che avanza, ma Motta è stato un fallimento. Allenator per cui l’ormai ex direttore spese 200 milioni, sul mercato. A marzo l’inversione, quindi Tudor, quindi un traghettatore per il quarto posto che condurrà la squadra anche al Mondiale per club. Obiettivo minimo raggiunto ma per investimenti, comunque, decisamente fallimentare. Investimenti e soldi persi che non son minimamente piaciuti alla proprietà, che ha preso la sua decisione silurando Giuntoli: nei prossimi giorni se non nelle prossime ore, come infatti noto e già descritto ampiamente nei giorni precedenti, sarà ratificato anche ufficialmente l’imminente divorzio.

     

    NUOVA DIRETTORI La nuova società bianconera riparte da una figura a sorpresa: Damien Comolli, ex presidente del Tolosa. Storia di un giovanissimo allenatore che fece carriera oltremanica passando dietro le scrivanie diventando dirigente. Fu direttore del Tottenham nel primo decennio 2000, scovò Bale e Modric sì, ma nel complesso fu fallimentare. Nel tempo però ha saputo far ancor più carriera, evidentemente, raggiungendo la massima veste, quella presidenziale, nel club transalpino. Un club di proprietà del fondo Redbird, quello del Cardinale rossonero; un club con cui ha finalmente conquistato grande successo, trascinandolo dapprima al ritorno in massima serie quindi alla Coppa di Francia nel 2023. Adesso la grande chiamata: non sarà chiaramente presidente, senz’altro, ma sarà direttore generale con pieni poteri. Ergo, scalzato Giuntoli.  Così l’annuncio nel weekend: “La Juventus dà il benvenuto a Damien Comolli, che, dal 4 giugno 2025, entra in Società assumendo il ruolo di Direttore Generale, con riporto diretto al Chief Executive Officer Maurizio Scanavino”. In società salirà di poteri anche Giorgio Chiellini, che ricoprirà il “Director of Football Strategy. Con questa nomina, Juventus rafforza ulteriormente la propria struttura organizzativa, nell’ottica di un percorso di crescita mirato ad affrontare le nuove sfide con forte determinazione e rinnovata ambizione”. Il nuovo direttore sportivo sarà invece con ogni probabilità Matteo Tognozzi, chi da osservatore scovò talenti come Yildiz. La grande opportunità. Nuovo DS significa addio Giuntoli, ennesima prova. Ormai, lo Chef, un lontano ricordo.

     

    NUOVO ALLENATORE Se il nuovo assetto societario della Juventus prende più forma, lo stesso invece non si può dire per la figura dell’allenatore. Ora, i due concetti sono strettamente legati, logicamente, dal momento che sono proprio i dirigenti quelli che saranno gli interpreti delle scelte presenti e future. E quando in dirigenza si registrano così tanti cambiamenti, nuove teste pensanti formulano nuove idee. Che spesso e volentieri ribaltano il presente, in panchina. Ora, Tudor andrà in America. Traghetterà lui, pure oltreoceano. Ora, altro aspetto: i grandi candidati si sono tutti accasati altrove. Conte è rimasto a Napoli, lui, forse l’oggetto segreto del desiderio Elkann. Su Gasp s’è tentato l’inserimento a sorpresa, ma aveva già dato parola alla Roma. Per questo non va esclusa al 100% una permanenza del tecnico croato anche in ottica agosto se non si dovessero trovare soluzioni che la società gradisca di più. Anche perché la Juve dovrebbe pagar lui un milione di penale, per liberarsene entro fine luglio: altrimenti scadenza contratto 2026, estensione al prossimo anno scattata automaticamente al conseguimento del quarto posto Champions. Ora, libero c’è Pioli. Stimato. Libero c’è pure Palladino, ultima opzione. Mancini e.. Inzaghi, le suggestioni. Occhio a soluzioni estere, qualcuno candida persino Marco Silva del Fulham. Ma aleggia ancora mistero, quasi oscurità. Le altri fanno colpi, la Juve sistema la società. E quindi piazza ancora scettica. La Juventus dovrà restituire risposte ai suoi sostenitori, soprattutto Elkann.