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    Cronaca
    2 Giugno 2025
    A Vasanello omaggio al vice brigadiere Vincenzo Quadracci, martire delle Foibe

    VASANELLO – È stato ricordato giovedì scorso a Vasanello, il Vice Brigadiere di Polizia Vincenzo Quadracci, trucidato nel maggio 1945 dai partigiani comunisti slavi.Una breve ma sentita cerimonia si è svolta davanti al cippo che il Comune ha eretto alcuni anni fa per commemorare il Martire delle foibe.

    Dopo un’introduzione del Sindaco Igino Vestri, che ha sottolineato l’importanza del ricordo e della memoria, ha parlato il Primo Dirigente di Polizia Giovanni Accardo, in rappresentanza del Questore di Viterbo.L’intervento finale è stato quello di Silvano Olmi, presidente nazionale del Comitato 10 Febbraio, autore delle ricerche storiche che hanno consentito di individuare i nomi di quindici viterbesi infoibati. “Sono trascorsi 80 anni da quei tragici eventi – ha detto Olmi – ma noi non dimentichiamo i viterbesi Martiri delle foibe e gli Esuli dal confine orientale d’Italia che nella Tuscia trovarono accoglienza e rispetto.”Alla cerimonia hanno partecipato le locali Associazioni d’Arma e il Maresciallo Ordinario Rosa Magliulo, comandante della locale stazione dei Carabinieri. F

    olta la rappresentanza degli amministratori comunali, con gli assessori Ilaria Tranfa, Dominga Martines e Profeta Pieri; il presidente del consiglio comunale Giuseppe Mancuso e i consiglieri Antonio Porri e Marco Mattei. Vincenzo Quadracci nacque a Vasanello il 22 maggio 1894 e con il grado di Vice Brigadiere di PS durante la seconda guerra mondiale prestò servizio a Trieste. Il 6 maggio 1945, i partigiani comunisti sloveni della minoranza locale lo prelevarono dalla sua abitazione di Duino Aurisina e lo portarono nelle carceri di Sesana, oggi Sezana in Slovenia.

    Venne trucidato il 25 maggio 1945 ad Equile Lipizzano, ex provincia di Trieste, oggi Lipica in Slovenia. Nel dopoguerra, saranno 317 i poliziotti dichiarati irreperibili dal Ministero dell’Interno.