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    Cronaca
    3 Giugno 2025
    Caos treni, Civitavecchia isolata e pendolari esasperati: “Servizio indegno, serve un cambio di rotta”
    L'appello di Sinistra Italiana critica l'intera gestione del traffico ferroviario, sottolineandone le criticità evidenti

    CIVITAVECCHIA – Un trasporto ferroviario al collasso, che ogni giorno mette in ginocchio pendolari, studenti, lavoratori e cittadini costretti a fare i conti con ritardi, guasti, mancanza di personale e informazioni assenti. A lanciare l’allarme è Sinistra Italiana, che attraverso le sue segreterie locali di Civitavecchia e Ladispoli denuncia una situazione ormai insostenibile: “Viaggiare da e per Civitavecchia è diventato un incubo quotidiano”.

    Il disagio è esploso in questi giorni, quando un guasto alla linea aerea a Roma Tuscolana ha causato ritardi fino a 90 minuti. Ma il problema è ben più profondo e strutturale: i viaggiatori devono fronteggiare disservizi cronici, lavori programmati che rallentano la circolazione e, soprattutto, un afflusso sempre crescente di turisti diretti al porto di Civitavecchia che utilizzano i treni regionali, già sovraffollati.

    “Nonostante esistano linee dedicate al trasporto turistico – spiegano da Sinistra Italiana – i treni del mattino e del pomeriggio vengono regolarmente presi d’assalto da gruppi di crocieristi con valigie, biciclette e passeggini. Questo rende impossibile un viaggio dignitoso per chi ogni giorno si sposta per motivi di lavoro o studio”.

    Nel mirino anche il Civitavecchia Express, la linea pensata proprio per il collegamento diretto tra la Capitale e il porto. Una soluzione che sulla carta doveva alleggerire la pressione sui convogli ordinari, ma che – denunciano dal partito – si è rivelata inefficace. “I treni viaggiano vuoti – sottolineano – perché gli orari non coincidono con le esigenze reali della cittadinanza”.

    La stazione di Civitavecchia, snodo vitale per l’intera area costiera, è lasciata spesso sguarnita: “Manca il personale, i capitreno sembrano spariti, le informazioni non vengono fornite. E nel frattempo la qualità della vita dei pendolari si deteriora ogni giorno di più”.

    A peggiorare il quadro, la prospettiva di un nuovo sciopero che, spiegano i rappresentanti locali, “non fa altro che alimentare il malcontento generale, anziché rafforzare la solidarietà verso i lavoratori del settore”. Nel frattempo, chi deve raggiungere ospedali, scuole e luoghi di lavoro continua a viaggiare tra disservizi e incertezza.

    “Riteniamo urgente e non più rinviabile un piano di rilancio del trasporto ferroviario regionale – conclude Sinistra Italiana – con più mezzi, personale presente, rispetto della programmazione e un reale ascolto delle esigenze della popolazione. Civitavecchia non può essere dimenticata. Un servizio pubblico efficiente è un diritto, non un favore: serve a garantire la mobilità di tutti, e a difendere l’ambiente. Ma oggi, chi sceglie il treno viene punito”.

    L’appello è chiaro: la politica regionale e Trenitalia devono rispondere. I cittadini di Civitavecchia non possono più aspettare.