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    Cronaca
    3 Giugno 2025
    Roma: versarono carbone vegetale nella fontana della Barcaccia, assolti 3 ambientalisti

    ROMA – Il Tribunale di Roma ha assolto tre ambientalisti che nell’aprile del 2023 avevano versato del carbone vegetale nell’acqua della fontana della Barcaccia, in piazza di Spagna a Roma. I tre imputati, accusati di imbrattamento, sono stati assolti in quanto “non punibili” per via della “tenuita’ del fatto”.

    L’episodio risale al primo aprile di due anni fa, quando i tre membri dell’associazione Ultima generazione avevano sversato una sostanza di colore nero nel monumento di Pietro Bernini, padre di Gian Lorenzo, ai piedi della scalinata di Trinita’ dei Monti. I tre erano stati fermati dai carabinieri e dalla polizia, che hanno sequestrato striscioni e altro materiale utilizzato durante l’azione.

    Questa mattina in aula e’ stata sentita una degli imputati, la quale ha riferito che l’azione era stata fatta “per portare l’attenzione sugli effetti della crisi climatica, in particolare la siccita’, gia’ visibile allora e che lo sara’ ancora di piu’ in futuro”. L’imputata ha inoltre sostenuto che la sostanza versata nella fontana fosse “carbone vegetale diluito in acqua”, di cui “conoscevamo le conseguenze, ci siamo assicurati che non ci fossero danni all’opera”.

    Un consulente della difesa, ascoltato dopo l’imputata, ha inoltre ribadito che la soluzione “era in una concentrazione molto bassa” inferiore “a quella normalmente utilizzata anche negli alimenti”. Per questo, “anche nel caso improbabile di un intervento tardivo, sarebbe stata facilmente lavabile”, e non avrebbe portato a “danni permanenti”.

    La Pm, prima di fare le richieste, ha sottolineato che “il Comune di Roma ha dovuto provvedere alla rimozione dell’acqua e alla pulitura della fontana, con una spesa di circa 4 mila euro. C’e’ stato quindi danno economico per tutti noi, anche a rischio di danneggiamento” del monumento. Avendo riscontrato degli elementi di colpevolezza, la Pm aveva quindi chiesto la condanna degli imputati a 4 mesi di reclusione. L’avvocato difensore, invece, aveva chiesto l’assoluzione degli imputati “perche’ il fatto non sussiste o non costituisce reato”.