
PRATO – Una fine orribile quella di Denisa, la escort di origini rumene scomparsa tra il 15 e 16 maggio a Prato e ritrovata cadavere ieri, in un casolare abbandonato di Montecatini.
Ad ucciderla una guardia giurata di 32 anni, sempre di origini rumene, che, come riferisce la Procura di Prato, avrebbe confessato l’omicidio: riferendo di aver prima strangolato e poi decapitato la donna.
All’origine del folle gesto il ricatto di lei che minacciava di riferire alla moglie dell’uomo dei loro rapporti sessuali se lui non le avesse dato 10000 euro.
Il reo confesso ha detto di aver prima ucciso Denisa nella stanza del residence di Prato, poi di averle tagliato la testa e di averla messa in un sacco per l’immondizia inserendolo quindi nella valigia della vittima assieme al resto del corpo.
La procura di Prato ha emesso un fermo di indiziato di delitto per il trentaduenne, residente a Monsummano Terme: è accusato di omicidio volontario e di soppressione di cadavere: la confessione è arrivata nella tarda serata di ieri dopo un lungo interrogatorio.