Sarà comunque vada un venerdì emozionante. Comunque vada. Uno spartiacque semplicemente sognato, mesi fa. Due azzurri in semifinale protagonisti al Roland Garros. Da una parte Sinner, dall’altra Lorenzo Musetti. Il numero uno al mondo tornato dopo mesi di caso clostebol protagonista a Roma salvo arrendersi soltanto in finale a Carlos Alcaraz; destino, il destino dei migliori, che lo vorrà opposto a Lorenzo il carrarino. Per Jannik c’è l’eterno Djokovic, che mercoledì sera ai quarti ha sconfitto Zverev. Musetti con le tre massime figure del tennis al mondo, al momento, indipendentemente da ogni ranking. E si sa, l’Open transalpino, è sempre uno degli appuntamenti più prestigiosi del circuito. Uno degli appuntamenti dell’anno. In palio la finale, quella di domenica. Apre proprio Musetti, alle 14.30; chiuderà Sinner, alle 19. Più chances per Jannik, sia per avversario sia per livello, che per Lorenzo, per gli stessi motivi. Intanto, come preannunciavamo, lasciavamo presagire o sussurravamo ad inizio articolo, l’Italia come tennis arriva nel migliore dei modi. Perché nulla era scontato specialmente partenti al terzo posto nel seeding, ma Errani e Vavassori, nel doppio misto, hanno vinto ancora. Il secondo Slam, un anno dopo gli US Open di New York. Straordinari a demolire gli americani Townsend e King in finale, 6-4 e 6-2 sul velluto. Due miglior amici, feeling perfetto, si vogliono bene, così come in campo. L’Italia, intanto, ha già vinto.