ROMA – Saranno celebrati a Roma i funerali di qualcuno che la sua Capitale l’ha amata, adorata e venerata. Giorgio Lo Giudice, una delle più grandi firme interdisciplinari sportive del novecento, non c’è più. Ha perso la sua battaglia, con cui combatteva da tempo. 88 anni e quella voce inconfondibile, se vogliamo proprio novecentesca, un’istituzione del giornalismo sportivo nazionale. Lui e quella Rosa, di cui ha fatto parte dai sessanta fino ai primi anni duemila. Per cui ha raccontato di tutto e di più, ha fatto calcio mettendo davanti alla fede giallorossa tutta la sua classe ed oculatezza professionale raccontando lo Scudetto del 74 della Lazio descrivendone ogni sfumatura come pochi altri, ha descritto atletica, karate, federazioni che l’hanno visto sempre in prima fila e che infatti nelle ultime ore stanno dedicando lui lettere, ricordi e cordoglio. Domani, sempre nella sua Roma, non è caso che all’Olimpico verrà destinato lui un minuto di silenzio in occasione del Golden Gala. Leggerezza e sorriso anche nei suoi ultimi interventi televisivi; assolutamente contagioso, lui e la sua romanità. Con la Capitale destinata a salutarlo per l’ultima volta per l’appunto sabato, alla Chiesa di San Giuseppe al Cottolengo.
