BRESCIA – Un dramma calcistico quelle che nelle ultime ore si sta verificando a Brescia. Le Rondinelle infatti viaggiano sempre più tremendamente verso quell’incubo chiamato fallimento. Il Brescia di Cellino aveva tempo fino a ieri per pagare quei 3 milioni di rate per sistemare imposte e pagar stipendi: così non è stato. Il patron non è riuscito ad ottemperare a quanto contestato. 3 milioni tra l’altro parte dei quali sarebbero serviti a saldar l’accordo con l’Agenzia delle Entrate per quanto contestato: i famosi crediti di imposta fittizi di fine febbraio. A questo punto non ci sarà più niente da fare. La Procura dichiarerà il fallimento del titolo sportivo: il Brescia non c’è più, dopo 114 anni di storia sarà costretto a ripartire dai dilettanti. A questo punto si delinea definitivamente il nuovo scenario playout, tra mille polemiche e veleni: Sampdoria-Salernitana si giocherà il 15 giugno, ritorno il 20 a Salerno. Speranze blucerchiate. Chi festeggia, intanto e comunque, diventa il Frosinone Calcio, a questo punto definitivamente salvo.
