Sono già ore decisive per l’immediato futuro della Nazionale italiana di calcio. Nei bar del Bel Paese, da stamani, non si parla d’altro. L’ennesimo capitolo desolante che avvolge il vertice della piramide del nostro calcio: l’esonero di Spalletti, annunciato ieri pomeriggio in sala stampa dal commissario tecnico stesso, che stasera sarà in panchina per l’ultima volta contro la Moldavia prima di lasciar spazio al suo successore. Che sia stato lui a metterci la faccia e dover spiegare la decisione di Gravina apre specchi e manifesti che riflettono mediocrità che si vive lassù, proprio in quella che dovrebbe esser la vetta massima della piramide calcistica italiana. Troppa la pressione sul Presidente, dopo due edizioni Mondiali viste da casa. Va via Spalletti, va via un altro allenatore, resta Gravina.
SOGNO E SUGGESTIONE Che dal weekend stesso, una volta partorita la decisione, ha immediatamente cercato di allacciar e tessere flirt e contatti col nuovo commissario tecnico. Il sogno, o forse meglio la suggestione, porta a Claudio Ranieri. Che adesso sì, sembra finalmente dall’alto dei suoi 73 anni aver smesso la sua carriera da allenatore: è tornato in pista soltanto per la sua Roma, per cui nei prossimi anni agirà da consigliere per i suoi proprietari, la famiglia Friedkin. Sir Claudio stesso ha indicato, suggerito e già protegge la scelta Gasperini. Ora, più che dirigente, minor compiti di quanto sembrava: sarà semplicemente, seppur pesante e prezioso, consigliere. Questo apre a nuovi scenari: un potenzial doppio ruolo. Saprà dir di no alla Nazionale, Claudio Ranieri? L’interrogativo su cui riflettono tutti gli italiani, in questo momento. Una soluzione che metterebbe d’accordo tutti: spegnerebbe ogni fuoco con signorilità e traghetterebbe (quantomeno questa sarebbe la speranza) la Nazionale al grande obiettivo. Se i Friedkin dovessero aprire al doppio ruolo, Sir Claudio si confronterà comunque con loro nelle prossime ore, a quel punto la scelta spetterebbe lui. Ore calde, bollenti.
ALTERNATIVE L’alternativa è Stefano Pioli, che ha congelato la Fiorentina in attesa della Nazionale. Complicatissimo, quasi fantascienza, un ritorno di Mancini. Occhio a giovani candidature come De Rossi, infine, qualcuno che conosce bene ogni sfumatura di Coverciano.

