di Simona Tenentini
VITERBO -“Non sarai mai sola”.
L’incendio della settimana scorsa all’ex facoltà di Agraria a Viterbo, oltre ad aver provocato ingenti danni e mandato in fumo anni ed anni di studio e di ricerche, ha, allo stesso tempo, innescato una straordinaria catena di solidarietà.
Tra i primi a lanciare un’iniziativa di raccolta fondi, immediatamente dopo qualche ora, è stato Paolo Bianchini, titolare del Vecchio Orologio, che, con il Comitato Ristoratori, ha organizzato per domani 10 giugno, alle 18, l’evento “Non sarai mai sola”.
“Tanto in termini di conoscenza, formazione e presenza, la facoltà di Agraria ha dato al mondo dell’enogastronomia e agroalimentare viterbese dichiara Bianchini – Tutti gli agronomi, gli enologi e gli imprenditori agricoli con i quali abbiamo a che fare quotidianamente si sono formati in quelle aule.
Per questo abbiamo pensato per martedì 10 giugno alle ore 18:00 al Palazzo dei Papi di creare un momento di incontro per dimostrare la vicinanza a tutti quei docenti ricercatori e studenti che nel giro di poche ore hanno visto trasformata la loro vita. Tanto abbiamo ricevuto in termini umani dalla nostra università ed ora è il momento di dimostrare loro che noi ci siamo e che non saranno mai soli.
Per questo vi diamo appuntamento martedì 10 Giugno alle 18 a Palazzo dei Papi.”
Durante l’iniziativa sarà presentata ufficialmente la campagna online di raccolta fondi, già attiva al link ://www.gofundme.com/f/non-sarai-mai-sola-unitus/share?lid=2l2pokj82jn3&utm_source=product&utm_medium=email&utm_campaign=TXN_donation_receipt_adyen_tip&utm_content=internal.
Le donazioni effettuate, in accordo con il Rettorato, saranno destinate ad un progetto mirato suggerito dallo stesso Ateneo.
“All’evento “Non sarai mai sola” hanno aderito tutte le associazioni di categoria, l’ordine degli agronomi, tantissimi enologi oltre naturalmente a tutti i ristoratori della città di Viterbo.
Spero che domani Viterbo ci metta il cuore per dimostrare quanto sia importante la facoltà di Agraria per la nostra bellissima Tuscia” – conclude Bianchini.

