MONTE ARGENTARIO – È scattata l’allerta nella località balneare di Porto Santo Stefano, nel Comune di Monte Argentario, a seguito del rinvenimento di un oggetto metallico di possibile natura esplosiva nelle acque antistanti la spiaggia de La Bionda. A darne notizia ufficiale è l’Ordinanza n. 185 firmata il giorno 8 giugno 2025 dal Sindaco Arturo Cerulli, che prevede misure urgenti di protezione civile volte a tutelare l’incolumità pubblica.
Secondo quanto riportato nel testo del provvedimento, il presunto ordigno è stato individuato nello specchio acqueo alle coordinate 42°26’15’’N – 011°08’06.9’’E (WGS84). Per precauzione, è stato imposto il divieto assoluto di accesso, transito, sosta, navigazione, balneazione, immersione, pesca e qualsiasi altra attività marittima entro un raggio di 60 metri dal punto indicato.
L’ordinanza si allinea a quella già emanata il 7 giugno 2025 dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Porto Santo Stefano, che aveva già disposto l’interdizione dell’area in attesa delle operazioni di messa in sicurezza, recupero e rimozione del presunto ordigno.
In un comunicato pubblicato sul sito istituzionale, si legge:
“L’Ufficio Circondariale Marittimo di Porto S. Stefano ed il Sindaco di Monte Argentario hanno emesso le seguenti ordinanze relative alle misure per garantire la sicurezza della popolazione e prevenire ogni possibile rischio derivante dalla presenza di un presunto ordigno bellico nello specchio acqueo antistante la spiaggia de La Bionda.”
Le misure includono anche il divieto di svolgimento di attività lavorative e commerciali nella zona interessata fino alla dichiarazione di cessato pericolo. Contestualmente, è stata disposta la comunicazione immediata agli artificieri per l’attivazione degli interventi di bonifica.
Il provvedimento ha effetto immediato ed è stato notificato a tutte le autorità competenti – tra cui Prefettura, Questura, Provincia di Grosseto e Protezione Civile – oltre a essere diffuso tramite i canali ufficiali del Comune.
Si invita pertanto la cittadinanza e i visitatori a rispettare rigorosamente le interdizioni, in attesa delle operazioni di verifica e messa in sicurezza che saranno effettuate dagli organi specializzati.


