Campagna cessioni in casa Roma. E come spesso accade entro il 30 giugno, ultimo giorno per varare bilancio dell’anno sportivo che volge al termine, più si riscuote ad inizio estate per le società quotate in borsa e meglio è. Soprattutto se la scelta fatta è rivoluzionaria, come quella di Gasperini. Perché sarà una Roma chiamata per interpreti a far tutt’altro tipo di calcio, a partire da luglio. Per questo a Trigoria porte scorrevoli, certamente non sorprende.

PURE ZALE Ed ecco che dopo la promozione del Sunderland che ha riscattato Le Fée salvando dunque Ghisolfi per un ingresso di quasi 25 milioni che salva quel pessimo investimento con cui si presentò a Trigoria il giovane dirigente transalpino estate scorsa, dopo la stessa cessione di Dahl altro baby che ha lasciato tutt’altro che grosse tracce nella breve esperienza capitolina adesso a titolo definitivo al Benfica, scocca l’ora di altri due incassi. Dopo i 10 per Dahl dai lusitani, ufficiale il riscatto dell’Inter per Zalewski: altri sei nel tesoretto giallorosso.

ADDIO LEO L’ultima, però, può forse parlare di un pezzo grosso. Qualcuno che recentemente aveva comunque rinnovato. Un leader argentino che quella voglia di Boca, però, nonostante più baci a quella maglia giallorossa, non l’ha mai nascosta. Leandro Paredes. Gasp deve ricostruire, nel presente e nel futuro. Leo è già molto avanti con gli anni. Che sia la volta buona? Contatti e flirt sempre più fitti, pur con Riquelme stesso, soprattutto in questi giorni in cui l’albiceleste vive l’Argentina al 100%, è lì sul posto, con la maglia della nazionale. Ecco che scatta l’offensiva: tre milioni e mezzo sul piatto, la Roma deve voltar pagina, con ogni probabilità accetterà l’offerta e accontenterà Paredes. Questione di settimane. Anzi, forse, di giorni.