
“E’ certificato che aumenta la mortalità dei fragili quando le temperature salgono, stiamo attenti”
ROMA – Negli ultimi giorni il caldo “è esploso all’improvviso con ondate di calore che si stanno facendo sempre più insistenti. Si iniziano a vedere in ambulatori i primi disturbi legati al caldo che di per sé non fa male, ma se arriva di botto con una variazione di temperatura e umidità che ci sorprende ecco che corriamo molti più rischi. Gli anziani e chi assume corticosteroidi devono stare attenti, questi ultimi potrebbero tendere ad avere meno resistenza allo stress dovuto alle temperature oltre i 30 gradi. Il consiglio che ripetiamo ai nostri assistiti over 65 è quello di non uscire di casa – se non strettamente necessario – se il bollettino delle ondate di calore segna condizioni proibitive; devono poi essere sempre idratati”.
Così all’Adnkronos Salute Pier Luigi Bartoletti, vice segretario nazionale vicario della Fimmg (Federazione italiana dei medici di famiglia). Domani il bollettino delle ondate di calore del ministero della Salute prevede bollino rosso a Bolzano, Campobasso e Perugia; arancione a Bologna, Brescia, Firenze, Frosinone, Latina, Rieti, Roma e Torino.
“Nel 2003 uno studio ha certificato che con le ondate di calore aumentano i decessi soprattutto dei persone fragili e con comorbidità”, ricorda il medico di famiglia. “Rispetto al 2003 siamo più attrezzati con l’aria condizionata in tanti posti e in tante case – aggiunge Bartoletti – Però anche qui si deve fare attenzione agli sbalzi termici: se si rientra sudati e in una stanza ci sono 20 gradi il rischio di una congestione è alto, come anche di prendere un ‘coccolone’. Ripeto – conclude – l’idratazione è la prima medicina quando arrivano le ondate di calore, poi evitare di uscire perché oltre al caldo percepito sul corpo c’è anche quello che rilascia l’asfalto che colpisce i piedi”.