Elezioni in Nazionale, Gravina ha fatto la sua scelta: l’Italia a “Ringhio” Gattuso
Sport
14 Giugno 2025
Elezioni in Nazionale, Gravina ha fatto la sua scelta: l’Italia a “Ringhio” Gattuso

COVERCIANO – L’Italia a Ringhio. L’Italia calcistica, si intende. La Nazionale italiana a Gennaro Ivan Gattuso. La Federazione e presidente Gravina hanno eletto la loro scelta. Un traghettatore con la missione, tutt’altro che semplice va detto, di riportar gli azzurri ai Mondiali. Dopo la sconfitta con la Norvegia ad aprire come peggio non si potesse il cammino di qualificazione alla prossima competizione iridata, sconfitta che è costata la panchina all’ormai ex commissario tecnico Luciano Spalletti che ha chiuso professionalmente col successo sulla Moldavia e ha lasciato va detto i soldi sul piatto firmando la risoluzione contrattuale, Gravina s’è preso una serie di giorni di tempo per scegliere, sotto pressione, un nome che quantomeno per senso d’appartenenza e carattere mette, paradossalmente in un tumulto del genere, d’accordo più o meno tutti. O quantomeno non alimenta contestazioni in piazza. L’ultima grande possibilità per Gattuso in carriera, ripescato nel calcio che conta; sarebbe venuto a piedi, per amore della Nazionale. Ecco perché, e questo rappresentava palesemente giù un altro indizio, la notte di mercoledì era stato avvistato in un ristorante a Roma, mangiando da solo tra cuffiette e concentrazione, proprio nei pressi degli uffici federali di Gravina. Dopo l’incontro nella Capitale, Ringhio era tornato a Marbella, dove soggiornava e passava le vacanze post delicata avventura a Spalato, in Croazia, dove dopo Valencia era finito l’ex traghettatore di Napoli e Milan. Adesso, dunque, ripescato. Non c’ha pensato due volte a prendere il primo volo: massima apertura. Se l’Italia chiama, Gattuso alle armi. Colloqui sempre più fitti, andati bene. Tornato in Spagna aspettava solo una telefonata da Gravina, arrivata ieri sera: “Sarai tu”. Gattuso è stato definitivamente eletto venerdì sera. Vinta la concorrenza a distanza con De Rossi, adesso sempre più Parma, e Fabio Cannavaro. Insomma, tanti campioni del mondo del 2006. E proprio per la missione rilancio disperato, Gravina s’affiderà al sentimento patriottico. La missione diventa per l’appunto Azzurri in Azzurro. O azzurri per l’azzurro. Manca solo il motto definitivo ma il concetto è questo. Richiamati alle armi altri campioni del mondo come Zambrotta e Perrotta, che faranno parte dello staff a Coverciano. Lo staff tecnico sarà invece quello di Gattuso, i due precedentemente citati lavoreranno a stretto contatto con Cesare Prandelli: torna pure l’ex commissario tecnico, sarà coordinatore e supervisore tra club e vivai, nazionali giovanili. Resta Buffon e, proprio nello staff tecnico di Gattuso, può entrare il viterbese Bonucci: Barzagli dovrebbe seguire invece Allegri al Milan. Insomma, ci siamo. Venerdì sera la decisione definitiva. Sabato mattina, solo conferme. Non passava altro al convento. Sarà caccia alla Norvegia, altrimenti in caso di secondo posto sarà di nuovo spareggio. Col rischio di un’Italia fuori dal Mondiale per la terza volta consecutiva. Ringhio dovrà riportar senso d’appartenze, responsabilità, fame agonistica. Pur se la ricostruzione di un pensiero elitario di calcio bello come quello spallettiano passerà come progetto fallito. Sarà calcio semplice, aggressivo, affamato. Nel weekend le pratiche da sistemare, la burocrazia, i documenti: quindi all’inizio della prossima settimana annuncio e contratti. Gattuso è il nuovo commissario tecnico della Nazionale.