Anche stamani notizie agghiaccianti. Ciò che si legge alimenta sgomento. Dramma collettivo. Guerra tra Iran e Israele. Con gli attacchi mattutini iraniani, raffiche di missili, esplosioni tra Gerusalemme e Tel Aviv. Susseguiti agli attacchi della dell’aviazione israeliana. Un contesto che si riflette, chiaramente, anche nel mondo del calcio. L’Inter è partita per l’America infatti senza Taremi, l’attaccante di scorta iraniano. Il centravanti è rimasto a Teheran, bloccato, dal momento che è stato arrestato ogni traffico aereo. Aeroporti chiusi, non vola nessuno. La situazione è delicatissima, ci sono aspetti nettamente più rilevanti, l’Inter è in costante contatto col calciatore e sta cercando una soluzione, ma davanti a cose così nettamente più grosse deve arrendersi. Per ragioni di sicurezza, dall’Iran non si muove nessuno. Drammatica esplosione di una guerra che si riflette nello sport ormai da ore: Taremi, che interessa l’Italia calcistica ed il mondo nerazzurro, non è l’unico caso. Si pensi alle lacrime, alle mani in volto, alla disperazione dei pallavolisti iraniani in Brasile, dopo la gara persa con gli States, nella Nations League di pallavolo. Un incubo, in queste ore sempre più realtà.

