
di Simona Tenentini
CIVITAVECCHIA – Muffa e muri scrostati: sono vergognose le condizioni nelle quali sono costrette a vivere alcune famiglie ospitate negli alloggi Ater di via Bacchelli 65, a Civitavecchia.
Quel che è peggio è che a due di loro sono state riconosciute delle gravi disabilità.
“Sono mesi che tolleriamo questa situazione – denunciano – e quello che più ci ferisce è il completo silenzio e la totale indifferenza delle istituzioni preposte.
Abbiamo già segnalato all’Ater la criticità riscontrate nelle nostre abitazioni – proseguono – la muffa che ha completamente ricoperto le pareti ed i muri che si stanno piano piano scrostando e sgretolando.”
Qualche tempo fa avevamo denunciato il guasto dell’ascensore e dopo mesi l’Ater è finalmente intervenuta per la riparazione visto che eravamo impossibilitate a raggiungere i nostri appartamenti se non facendo le scale a piedi nonostante la nostra disabilità.
Il problema della muffa però non è stato minimamente affrontato e tuttora permane, con gravi rischi per la salute.
Inizialmente, dopo la mia segnalazione era intervenuto un geometra per verificare la situazione, e mi aveva spiegato, cercato di convincermi, che l’umidità sul soffitto fosse da attribuire all’acqua della pasta quando bolle, siamo veramente all’assurdo – continua la donna – anche perchè per risolvere il problema, secondo lui, basterebbe cucinare con la porta di casa aperta.”
“In realtà – conclude la donna disperata – è che il tetto non è stato coibentato e quindi ogni volta che piove il mio appartamento si allaga. Si tratta di una quotidianità diventata ormai insostenibile e, quel che è peggio, che non abbiamo nessun referente che possa monitorare il disagio: l’Ater è un’istituzione fantasma.”