Trigoria – Ranieri e Gasp a braccetto: nasce la nuova Roma
Sport
17 Giugno 2025
Trigoria – Ranieri e Gasp a braccetto: nasce la nuova Roma

TRIGORIA (ROMA) – 17 giugno. Una data da queste parti mai banali. Una data che rievoca la massima espressione del sentimento del romanismo giallorosso. Quel 2001 e quel terzo Scudetto, quel delirio di bandiere, colori, apice della gioia. Chissà, una domanda che tutto il popolo romanista si pone da 24 anni, quanto dovrà aspettare ancora per rivivere emozioni del genere. Per tanti anni sfiorate, con quella fame e quella voglia di sentirsi ancora sul tetto d’Italia. E proprio oggi, 17 giugno già ma del 2025, a Trigoria nasce una nuova era. Un nuovo progetto. Serve tempo, per ricostruire e tornare ad alti livelli.

 

LA NUOVA ERA Quelli a cui ambiscono i Friedkin, la Roma in Champions League. Ogni anno, quantomeno. Un progetto modello Atalanta a cui nelle ultime settimane hanno estratto e fatto loro il motivo per cui l’Atalanta è diventata l’Atalanta, Gian Piero Gasperini. Che oggi assaggiava per la prima volta la sala stampa di Trigoria. Lo faceva al fianco di Claudio Ranieri, il Senior Advisor, che ha respinto la corte della Nazionale per mantener parola data alla sua Roma. Ranieri ha scelto, Gasp l’eletto. Una conferenza stampa diretta, concisa, in cui entrambi hanno toccato i loro rispettivi punti più richiesti, attesi, più importanti. Partendo da Sir Claudio e quella respinta corte Nazionale.

 

RANIERI “Rispetto la Nazionale, ma sono della Roma. Gasp Antipatico? Gliel’ho detto. Ma serviva proprio questo: uno che non s’accontenta mai, uno come Gian Piero che dice anche a brutto muso le cose come stanno. Ha fatto bene ovunque è andato, persona schietta e leale, sarà suo amico per cercar di risolver qualsiasi cosa di cui lui abbia bisogno. Fair play? Abbiamo paletti fino al 30 giugno del 2026, dovremmo cercare di combattere coi giganti con le nostre difficoltà. Dobbiamo rispettar paletti e ingegnarci, altrimenti già avremmo messo soldi”.

 

GASPERINI “C’è stata la Juventus ma la Roma è quello che cerco, quello di cui ho bisogno. Mi parlate di pressione e radio? Io vedo grande voglia di calcio, grande entusiasmo, e tutto questo va incanalato. Napoli e Parigi insegnano che si può far calcio e vincere. La proprietà stessa ha grande entusiasmo, vogliamo costruire qualcosa di forte. Dybala? Quando sta bene, grande giocatore. Pellegrini? Quando rientra e calcia, giocatore importante. Soulé? Deve far tutto: gol, assist, puntare e far ammonire gli avversari”.