Non è senz’altro il momento più straordinario, per usare un eufemismo, per lo sport bresciano. Tutt’altro che florido, sotto ogni aspetto e ogni sua sfaccettatura, il movimento sportivo a Brescia. Dal fallimento del Brescia Calcio, alla sconfitta nel duello Scudetto con Recco nella pallanuoto, fino a ieri sera e l’epilogo che ormai tutti aspettavano: Scudetto di basket alla Virtus Bologna. Vu Nere che chiudono la contesa in meno di una settimana: Gara 1, Gara 2, Gara 3.. tre a zero netto, senza ammissione di replica. E pensare a com’era decollata la stagione della Virtus, l’avvento nella burrasca di Ivanovic, sergente a mostrar invece via rettissima: 17° Scudetto, dopo aver trafitto Milano tra l’altro in semifinale con colpi esterni al Forum d’Assago. Insomma, dominante. Da copertine. Come Shengelia, d’altronde, specchio perfetto: ha chiuso da protagonista, una stagione in copertina, pure ieri sera 31 punti e 9 rimbalzi. 96 a 74 e altro colpo esterno, stavolta a Brescia, per chiudere ogni discorso sul 3-0 e festeggiare al PalaLeonessa. Soccombono gli avversari, come negli altri sport. E proprio specchio manifesto di ciò che a livello sportivo nazionale ha narrato il 2024/25, ancora festa grande e fumogeni in piazza a Bologna: l’ultima volta soltanto settimane fa, Coppa Italia vinta dai felsinei d’Italiano, trionfo puro più Europa League. Insomma, Bologna torna pure tra le capitali dello sport. Finale di stagione amarissimo per lo sport bresciano, per chiudere anche giornalisticamente il cerchio d’apertura. Ed i pensieri più importanti vanno ad Achi. Già, Achille Polonara. Collegato dall’ospedale, videochiamata, sorrisoni e gioie. Dedica speciale per chi sta combattendo una nuova battaglia, quella con la leucemia, come spiegato ad inizio settimana. A lui il pensiero più grande: trionfa Bologna, trionfa Polonara.

