CIVITAVECCHIA Se qualche apprensione, pur con speranze di riuscita decisamente bassissime, quel ricorso presentato dal Sori poteva effettivamente crearlo, adesso la Nautilus Civitavecchia può finalmente stappare pure l’ultimissima bottiglia di spumante lasciata in frigo per festeggiare la storica promozione in Serie A1, olimpo della pallanuoto femminile italiana. S’è infatti pronunciata la Federazione, finalmente; che s’è presa qualche giorno per poi esporre la sua versione dei fatti raccolta ed il giudice sportivo ha emesso in giornata il suo verdetto: ricorso respinto. Le liguri, a meno adesso di clamorosi ripescaggi, restano in cadetteria. Chissà se insisteranno e persisteranno, magari passando dalla giustizia extra federazione, extra pallanuotistica. Ma senza possibilità. Anche perché quanto espresso dal giudice sportivo che ha rapportato la ricostruzione del direttore di gara 3, Giuliana Nicolosi, a cui dalla Liguria contestano la gestione delle ultimissime battute, riporta: “Partiti dalla battuta di centrocampo la Nautilus passava la palla al centroboa e subito dopo il difensore con la calottina numero 4 del Sori commetteva un fallo da espulsione. Dopo tale fallo il centroboa passava la palla a un suo compagno che a sua volta gli ripassava la palla, tentando di effettuare un tiro in porta e subendo un tiro di rigore da un’altra giocatrice del Sori”. A palla ferma mi è stato comunicato che l’ultimo evento non era valido, poiché si era rilevata la richiesta di un timeout precedente. Per tale motivo mi sono diretta verso l’allenatore della Nautilus Lisi invitandolo ad effettuare il timeout, ma lui giurava di non averlo richiesto. A tale risposta chiedevo nuovamente alla giuria conferma della chiamata del timeout e me lo confermavano”. Ricostruzione che dunque non lascia minimamente spazio ad equivoci. Nautilus, una festa dopo l’altra. Ieri al Pincio, con un’Amministrazione che cerca in qualche modo di ricucire lo strappo; sabato scorso a Santa Marinella: premiazioni ovunque. Adesso è tempo di godersi la vittoria, contro mille difficoltà. Per poi iniziare a pianificare il futuro.
