ROMA – Niente Parma. Daniele De Rossi dovrà quindi vagliare altre alternative per rilanciare la sua carriera d’allenatore. Per una bandiera alle cui sorti la Roma giallorossa continua a guardare con affetto. Da quella bocciatura troppo prematura che scottò piazza e romanismo e che soprattutto macchiò la prima parte della sua nuova carriera. Freccetta verso l’alto, conferma meritata, rinnovo triennale. Niente da fare: fermo da settembre, era pronto a tornare in sella. Cercava un progetto a metà classifica per dimostrare a tutti le sue qualità da giovane tecnico ambizioso e contemporaneo. E l’aveva pure trovata. Per settimane in pole a Parma. Società differente, intraprendente, internazionale. Pure troppo. Perché alla fine s’è inventata Cuesta. Già, 29 anni, allenatore più giovane della storia della Serie A moderna, ormai ex assistente d’Arteta all’Arsenal. Figura spagnola che Cherubini conosce molto bene e di cui tutti coloro che ne parlano ne sono rimasti folgorati: sembra la next gem, il tempo narrerà. Con Vieira rimasto a Genova e la Fiorentina che ha puntato sul nome fatto come Stefano Pioli, con Torino e Cagliari che non erano mai state vere e proprie piste, resta solo la Cremonese. La matricola. La meno accreditata e attrezzata. Fascinosa neopromossa ma per mezzi già favorita all’immediato ritorno in B, come due anni fa. Chissà se follemente, con quel briciolo di pazzia, DDR possa aprire le porte. Per adesso, però, resta fuori dal circolo. Nell’anno e nell’estate del riscatto. E dispiace a tutti, romanismo in primis.
