VITERBO – Si rinnova come ogni anno, nella notte a cavallo tra il 23 ed il 24 giugno, la preparazione dell’acqua di San Giovanni, un’antica tradizione popolare in cui si prepara un’infusione di fiori ed erbe in acqua, lasciandola all’aperto per raccogliere la rugiada notturna, considerata “rugiada degli Dei” e dotata di proprietà benefiche.
Si usa poi per lavare viso e mani, con lo scopo di allontanare le negatività e attirare salute e fortuna.
Come si prepara:
1. Raccolta delle erbe e fiori:
Si raccolgono fiori ed erbe spontanee, come iperico, lavanda, rosmarino, salvia, menta, fiori di sambuco, petali di rosa, camomilla, ecc., il 23 giugno, preferibilmente dopo il tramonto, quando sono bagnati dalla rugiada.
2. Infusione: Si immergono le erbe e i fiori in una ciotola, preferibilmente di vetro, piena d’acqua, e si lascia riposare all’aperto per tutta la notte.
3. Utilizzo: Il mattino seguente, si utilizza l’acqua per lavare viso e mani, ripetendo un rituale che si dice porti fortuna e benessere

