Frosinone Calcio – La fine del regno Angelozzi: lettera d’addio, adesso Cagliari
Sport
24 Giugno 2025
Frosinone Calcio – La fine del regno Angelozzi: lettera d’addio, adesso Cagliari

Senza ombra di dubbio una delle figure più amate dal mondo frusinate. Adesso sì, dopo mille voci ed una stagione così tormentata chiusa col sospirone di sollievo di un playout evitato e di una salvezza sofferta ma conseguita, quel che la piazza giallazzurra temesse è diventato realtà. Si chiude un cerchio, si chiude un’era. Lunga, ma pur sempre parabola: la costruzione, la realizzazione del sogno, la massima serie, la retrocessione, gli ultimi tormenti. Fatto sta che dopo cinque anni Guido Angelozzi lascia le scrivanie di Frosinone.

 

GENTLEMAN Ufficiale. Con una lettera emozionante, in cui quell’uomo e navigatissimo condottiero ha prevalso sul professionista, ha salutato piazza, tifoseria, ambiente e città. Una comunità che definisce famiglia. Per cui ha rappresentato tanto. S’è sentito uno di loro ed ha agito come uno di loro. Valori e quel modo di far dal grande spessore umano che la città ha sempre apprezzato, indipendentemente da qualsiasi risultato calcistico. Che comunque resterà rilevante.

 

QUINQUENNIO 20 anni d’affetto fino a lavorare insieme, a braccetto, con lo stesso Stirpe. Che gli ha sempre delegato tanto, se non tutto: Angelozzi resterà l’architetto della promozione post Covid e quella storica salvezza sfiorata. S’è chiusa l’era giallazzurra per Stirpe, che all’età di 70 anni aveva evidentemente ritenuto chiuso il suo ciclo e, lusingato dalla corte del Cagliari, ha scelto la Serie A per l’ultima grande chiamata della sua carriera ai massimi livelli. La Sardegna, con ogni probabilità la sua ultima grande esperienza professionale e di vita.

 

LA LETTERA Ma lui, di gran carriera e grande classe, si congeda così: “Ciao Frosinone, difficile per me trovare le parole giuste in questo momento. Forse perché, quando si lascia un posto che ha significato così tanto, nessuna frase riesce davvero a racchiudere tutto ciò che si prova. Sono stati cinque anni fantastici, intensi, vissuti con passione, sudore e orgoglio. Anni che porterò con me per sempre. Abbiamo vinto, ci siamo tolti soddisfazioni, abbiamo perso e sofferto ma quello che conta è che abbiamo sempre reagito e lo abbiamo fatto insieme. Il mio primo, doveroso ringraziamento va al Presidente Maurizio Stirpe e a tutta la sua famiglia. Mi hanno accolto come un fratello, da subito mi sono sentito a ‘casa’ e questo non è assolutamente scontato. Ho percepito la fiducia e il rispetto, insieme abbiamo creato un legame umano raro. Mi hanno aperto le porte non solo del club, ma di una terra meravigliosa, la Ciociaria, che ho imparato ad amare ogni giorno di più. Ma il grazie più grande va a voi: all’ambiente, ai tifosi, alla gente, alla città di Frosinone. In questi anni mi avete fatto sentire uno di voi, un ciociaro DOC. E questo, per chi come me viene da lontano, vale più di qualsiasi risultato. Il Frosinone non è solo una squadra. È un modo di vivere, è identità, è comunità. Porterò per sempre con me il calore dei vostri abbracci, il suono del “Benvenuto direttore” che si è trasformato giorno dopo giorno in “Grazie direttore”. Oggi non dico addio. Dico arrivederci. Perché i legami veri non si spezzano mai. Con affetto, stima e profonda riconoscenza, Guido Angelozzi”.