VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo dalla Fondazione Bio-distretto della Via Amerina e delle Forre ETS.
“Dopo il grande risultato di ieri a Roma, dell’approvazione della mozione contro il deposito di scorie nucleari nella Tuscia, che è frutto di un grande cambiamento che si è fatto, dei grandi movimenti che si sono realizzati, di intelligenze che si sono incontrate e che alla fine hanno portato alla comprensione di come la causa della Tuscia e la causa della città di Roma siano di fatto una sola causa. Questo è un aspetto che dimostra come noi possiamo e dobbiamo continuare a muoverci sulle nostre gambe e portare avanti le nostre iniziative, come abbiamo dimostrato in questi anni di mobilitazione collettiva.
Questa cosa resta centrale, e che sia centrale lo dimostra ancora una volta l’esternazione piuttosto controversa e contraddittoria del ministro Pichetto Fratin.
Un percorso, quello del deposito nazionale e dell’individuazione dell’area, che dovrebbe coinvolgere enti, amministrazioni locali e sindaci della Tuscia, ma che è stato puntualmente rifiutato dal ministro Fratin, dimostrando la scarsa affidabilità nelle sue affermazioni.
Per questo motivo torneremo a chiedere con grande determinazione che questo ministro incontri il nostro territorio e i sindaci come abbiamo richiesto più di tre anni fa. Il nostro comportamento e il nostro obbiettivo è stato e resta molto chiaro andremo avanti con nostra mobilitazione contato sulle nostre forze.


