ROMA – Sempre Maurizio Sarri. Si riparte dal Comandante. Sotto quest’aspetto il tifosi della Lazio possono dormir sonni tranquilli: non ci sarà alcun tipo di terremoto. Sono giorni complicati, complicatissimi nell’odissea biancoceleste. Si sa, noto e risaputo. Ma forse quando ha accettato di tornare nemmeno Sarri poteva immaginar difficoltà di mercato del genere: non più soltanto indice di liquidità, come descritto nelle precedenti 48 ore adesso sono tre i fattori che bloccano sostanzialmente il mercato in entrata della Lazio, assieme all’indice di indebitamento e quel costo del lavoro allargato, proprio come analizzato in settimana. Pertanto, turbato e senza ombra di dubbio cullando un certo tipo di malcontento, l’allenatore non poteva certamente non chiedere spiegazioni alla società. Ecco che dunque nella giornata di venerdì è andato in scena l’incontro a Roma col direttore sportivo Fabiani, con Lotito in collegamento per diverse ore. Un incontro fiume, in cui il Comandante è stato evidentemente rassicurato, col club speranzoso di poter sbloccare entrare nelle prossime settimane: “Il Presidente Claudio Lotito e l’allenatore Maurizio Sarri hanno avuto un lungo e approfondito confronto telefonico, nei vari punti affrontanti si è discusso a lungo in merito alla situazione regolamentare legata all’indice di liquidità – spiegherà il comunicato della Lazio per cercare di rasserenare l’ambiente biancoceleste – Nel corso della conversazione, il Presidente, per la prima volta, ha illustrato in modo dettagliato la complessità tecnica della normativa e le sue implicazioni. Il mister Sarri, preso atto formalmente della situazione nella sua interezza, ha confermato la propria piena disponibilità a proseguire con determinazione l’impegno preso verso il Club e la tifoseria. Una scelta quella del Comandante, che ribadisce il suo forte attaccamento ai colori biancocelesti e a tutto il popolo laziale un popolo straordinario, che merita serietà e coerenza”. Ricevute evidentemente garanzie, Sarri ha deciso di restare, senza prendere decisioni forti, che avrebbero scaturito terremoto biancoceleste. Anche perché come sempre sostenuto in ogni sua intervista da settimane a questa parte, è tornato per amore. Per amore della gente, per amore della Lazio.


