E sono momenti straordinari quelli dello sport italiano. Domenica storica, da ricordare. Per tanto, tanto tempo. Stavolta a commuovere e far esultare la nazionale diventa l’Italia del basket rosa, quella femminile, agli Europei del 2025. Un movimento che ha scelto di giocarsela e combattere i giganti. Un movimento che, contro istituzioni del Vecchio Continente, al Pireo ha appena vinto una medaglia di bronzo. Qualcosa di straordinario. Soltanto la quarta medaglia in una storia novecentesca, trent’anni dopo l’ultima volta in Repubblica Ceca all’epoca pensate ancora Cecoslovacchia, fiocca uno straordinario bronzo in Grecia, battendo nella finale per il terzo posto la favoritissima Francia, relegandole un secco 69 a 54. Anima prima, tattica poi: le azzurre alzano il muro dietro, davanti Zandalasini trascina ancora e sempre, 20 punti decisivi a referto e terzo posto in cassaforte. Riscattata la sfortunata sconfitta col Belgio in semifinale. Traguardo storico, emozionante; le azzurre non trattengono le lacrime, a dir la verità; nemmeno mentore coach Capobianco, il condottiero dell’impresa, che ha saputo costruire gruppo e valori prima d’ogni brillante aspetto tattico. Italia in festa: un bronzo per un movimento che resta protagonista, oggi anche nel basket rosa.


