Presidente Commissione, “serve faro sui giovani – Dagli altri social mi aspettavo più condivisione”
ROMA – Una foto o un video che esalta un boss, un hashtag o un brano musicale che ammicca alla criminalità organizzata, contenuti che denigrano chi ha combattuto o lotta contro le mafie: contro la diffusione di questo tipo di messaggi scendono in campo la Commissione parlamentare Antimafia, presieduta da Chiara Colosimo, e TikTok con un protocollo d’intesa per rafforzare l’impegno congiunto nella promozione della cultura della legalità e nel contrasto ai contenuti che esaltano, o sostengono, la criminalità organizzata sulle piattaforme digitali.
A siglarlo, oggi nella sala del Refettorio a Palazzo San Macuto, sono stati la presidente Colosimo e il responsabile per le Relazioni istituzionali di TikTok Sud Europa, Enrico Bellini in un incontro moderato dal giornalista Salvo Sottile.
“Fin dall’inizio abbiamo deciso di accendere un faro sui giovani”, ha affermato Colosimo spiegando che dalle stesse indagini emerge un fenomeno di “sottovalutazione” della criminalità organizzata da parte delle nuove generazioni: “Il fenomeno del ‘soldo facile’ ci racconta che probabilmente quella reazione umana e corale che ha seguito le stragi del ’92-’93 si sta andando a affievolire e si assiste a una sorta di fascinazione del male”.
Rispetto a contenuti che esaltano la criminalità organizzata “l’obiettivo del protocollo da un lato è sostenere TikTok nella limitazione delle immagini che vengono divulgate e dall’altro invitare i ragazzi a fare la propria parte”, sottolinea Colosimo che a sua volta ha ora deciso di sbarcare su TikTok dove “segnalerò i contenuti che a mia volta mi verranno segnalati”.
“Spero -continua – possa diventare virale il video dell’esposizione della borsa di Borsellino (ieri in Transatlantico alla Camera dei deputati ndr), che è un simbolo e un monito”.
Il responsabile per le Relazioni istituzionali, TikTok Sud Europa Bellini ricorda che piattaforma ha “23 mln di utenti attivi mensilmente in Italia”.
“La firma di questo protocollo è un tassello importante – osserva – che si aggiunge al nostro impegno costante per garantire una piattaforma sicura per i nostri utenti e sarà decisiva per affrontare congiuntamente una sfida che interessa tutto il mondo digitale, ponendo le basi per un sistema fondato su legalità, responsabilità e protezione come valori condivisi”.
La presidente Colosimo non ha nascosto che si aspettava dai social “una maggiore adesione al protocollo. Sono felice che proprio TikTok l’abbia fatto, ma l’impegno dovrebbe essere di tutti. Ci sono delle difficoltà, algoritmi e meccanismi che non rendono immediati i controlli: ci rendiamo conto che non è facile, ma c’è un limite che non si può passare e spero che le altre piattaforme prendano questo esempio”, conclude Colosimo.
TikTok fa sapere di rimuovere “proattivamente il 97,1% dei contenuti che violano le policy relative a comportamenti violenti o criminali, con l’81,2% di questi contenuti rimossi prima che ricevano visualizzazioni. Per quanto riguarda le organizzazioni violente e che incitano all’odio, TikTok rimuove proattivamente il 99,1% dei contenuti che violano le policy, con il 70,6% di questi contenuti rimossi prima che ricevano visualizzazioni”.
Il protocollo d’intesa siglato permetterà a TikTok di condividere con la Commissione Antimafia obiettivi strategici e progetti concreti. Ad esempio “aggiornare su base continuativa, in coerenza con le linee guida della community, le procedure interne per rafforzare l’individuazione di eventuali contenuti che sostengono o esaltano la criminalità organizzata” o “formare i moderatori di TikTok e il team ‘Trust&Safety sui comportamenti, segnali e contenuti di carattere mafioso” come l’uso di specifici hashtag, emoji e brani musicali.
L’intesa promuove anche attività di ricerca e formazione oltre all’istituzione di un Comitato tecnico scientifico proprio per “promuovere l’attivazione, la programmazione e il monitoraggio delle iniziative previste dal protocollo”. Secondo il giornalista Salvo Sottile si tratta di una “iniziativa meritoria per dare messaggi positivi e parlare di legalità concretamente”.


