WIMBLEDON – Clamoroso a Wimbledon. Tutt’altro che l’inizio di competizione che tutto il Bel Paese si auspicasse. L’Italia perde già uno dei suoi pezzoni: il più importante del momento, dopo Sinner. Un top 10 come Lorenzo Musetti abbandona la massima kermesse tennistica britannica al primo turno. Clamoroso, ma vero. Nikoloz Basilashvili, il piccolo georgiano, sfrutta la giornata totalmente storta e con ogni probabilità le deprecabili condizioni fisiche del carrarino per volare ad un secondo turno che solo settimane sembrava fantascienza. Finisce 3 set a 1 per Basilashvili: 6-2, 4-6, 7-5, 6-1. Reazione nel secondo ma alla sconfitta del terzo Musetti si lascia andare e si scioglie, scivolando definitivamente via dalla partita e di quel Wimbledon dove soltanto 12 mesi fa scalava vette straordinarie, da protagonista, fino alle semifinali. Incredibile che un’annata dopo, e soprattutto che annata, sia già finita così, oltremanica. Senz’altro paga l’infortunio del Roland Garros, senza girarci intorno, quello accusato con Alcaraz. Ma si doveva comunque provare a far inevitabilmente meglio, soprattutto dopo dimensione e reputazione a livello internazionale acquisite, quest’anno. La bandiera più alta di quelle azzurre sarà ancora una volta dunque quella altoatesina: Sinner rispetta chiaramente i pronostici e vince il derby con Nardi, un derby a dir la verità a senso unico, vinto tre set a zero, che bissa il successo di Sonego ma senza mascherar il proprio disappunto, inutile girarci intorno, non cambia dimensione al primo turno degli italiani, dopo le delusioni Berrettini e Musetti.
