FROSINONE – “Frosinone Calcio comunica di aver affidato l’incarico di Responsabile Tecnico della Prima squadra a Massimiliano Alvini”: recita così il comunicato con cui il Frosinone ha annunciato chi a tutti gli effetti sarà la figura a cui affidare ed attorno cui pianificare la ricostruzione del club. Una vera e propria rivoluzione, tra tanti partenti ma soprattutto senza Angelozzi, che ha scelto Cagliari. E per la prima volta dopo tanti anni non sarà più l’esperto direttore a progettare presente e futuro. La scelta di Alvini, nell’aria da settimane, è quella del nuovo direttore sportivo, Renzo Castagnini: nuovi volti, tutto nuovo. E c’è senz’altro interesse. Curiosità.
RICOSTRUZIONE Il Frosinone dovrà ricostruire, piano piano. Ha spento le fiamme di una stagione complicatissima, turbolenta, che solo Bianco (alla fine ha rischiato pure lui) ha saputo salvare in extremis. Col dramma sportivo Brescia, evitati pure i playout. Insomma, le condizioni migliori per riprogrammare in serenità. L’ambizione è quella di un campionato tranquillo: evitare acque torbide, evitare crateri, evitare mine vacanti.
RISCATTO Inevitabilmente qualche scettico, in piazza, c’è e sussiste: in fondo Alvini, pagando contesto più grande di lui, non è riuscito ad evitar la retrocessione del Cosenza. Era un diretto concorrente fino a poche settimane fa, tra l’altro. Ed è stato battuto. Adesso, in purgatorio, conquista una nuova opportunità. Potrà ancora dimostrar di che pasta è fatto il suo lavoro ed il suo pensiero, in condizioni migliori; anche perché parliamo di qualcuno che, soltanto qualche anno fa, proprio come i giallazzurri faceva Serie A, a Cremona; voglia di riscatto, reciproca. C’è fame, eccome.

