MONACO – Si è conclusa con un trionfo italiano la 12ª edizione della Monaco Energy Boat Challenge, ospitata dallo Yacht Club de Monaco sotto l’alto patrocinio del Principe Alberto II. Il team UniBoat dell’Università di Bologna, supportato dal cantiere Sanlorenzo, ha dominato la competizione conquistando il titolo di campione assoluto e vincendo per la quarta volta la prestigiosa Classe Energy (dopo i successi del 2021, 2022 e 2023).
La squadra dell’Alma Mater ha lasciato il segno sia sul piano tecnico che sportivo: vincitori dello slalom, della gara di endurance, e del record di velocità – con un nuovo primato per la categoria (26,63 nodi) condiviso con il team Elettra UniGe dell’Università di Genova – si sono anche aggiudicati il Premio Innovazione e il Premio Design.
Una barca tutta made in Bologna
La barca vincitrice, “Futura”, è il risultato del lavoro coordinato di circa 30 studenti provenienti da diversi ambiti – dalla meccanica all’elettronica, dall’aerodinamica al marketing – che hanno saputo integrare un motore controrotante progettato in-house, una batteria ad alte prestazioni, un sistema di propulsione ottimizzato e un rigoroso programma di allenamento dei piloti. Il tutto racchiuso in uno scafo alleggerito, pensato per affrontare ogni sfida con la massima efficienza.
“È la nostra quinta partecipazione a Monaco. Dopo qualche problema con l’idrogeno l’anno scorso, quest’anno abbiamo vinto ogni regata. Non poteva andare meglio,” ha dichiarato Tecla Costa, una delle protagoniste del team. “Ora ci prepariamo per la prossima sfida a Olbia,” ha aggiunto il pilota Massimiliano Scalzulli.
Il secondo gradino del podio è stato conquistato dall’altra eccellenza italiana in gara: il team Elettra UniGe, che ha presentato un catamarano innovativo equipaggiato con un motore da 32 kW, batteria da 9,66 kWh, sistema L-drive e eliche stampate in 3D. La medaglia di bronzo è andata al team croato Adria Racing, con una barca modulare in carbonio-Kevlar, motore elettrico da 20 kW e telemetria satellitare in tempo reale.
Novità assoluta di quest’anno è stata la Classe AI, dedicata alle imbarcazioni autonome. A vincere è stato l’Antwerp Solar Boat Team dell’Università di Anversa (Belgio), grazie a un avanzato sistema di navigazione basato su AI in grado di analizzare dati visivi in tempo reale per la guida automatica. Tre le tendenze emerse con forza da questa categoria: l’uso dell’intelligenza artificiale per la gestione dell’energia, la maturità raggiunta dalle tecnologie a idrogeno, e lo sviluppo di eliche toroidali per ridurre il rumore subacqueo.
A sottolineare il carattere fortemente orientato alla sostenibilità dell’evento, la Fondazione Principe Alberto II di Monaco ha conferito il premio per la Tecnologia della Nautica Sostenibile (25.000 euro) al team UniBoat, riconoscendo l’impatto concreto delle loro soluzioni.
Durante le quattro giornate della manifestazione, 42 team da 29 università di 20 paesi (tra cui India, Indonesia, Qatar, Francia, Portogallo e Italia) si sono sfidati in mare e a terra, con oltre 1.000 studenti protagonisti. La sfida ha dimostrato significativi progressi: la capacità delle batterie è quasi raddoppiata in quattro anni senza aumento di peso, mentre il livello tecnologico delle imbarcazioni ha raggiunto nuovi standard di efficienza e sicurezza.
“È impossibile trovare così tanti giovani ingegneri impegnati nella sostenibilità della nautica nello stesso luogo,” ha affermato Bernard d’Alessandri, Segretario Generale dello Yacht Club de Monaco. “Monaco è il centro dell’innovazione: siamo la Capital of Advanced Yachting”.
A confermare l’impegno per una nautica sempre più responsabile, lo YCM ha annunciato due nuove partnership: una con AtmoSud, per monitorare le emissioni di particolato e NOx, e una con Bureau Veritas, per sviluppare uno standard volontario di misurazione del rumore subacqueo.
L’appuntamento ora è per il 2026, con nuove sfide, nuove tecnologie e, sicuramente, ancora tanta innovazione made in Italy.


