Viterbo – “Luce verde” sull’ex Ospedale, stamattina il sopralluogo. Sabatini (FdI): “Tappa fondamentale per l’intera città”
Cronaca
8 Luglio 2025
Viterbo – “Luce verde” sull’ex Ospedale, stamattina il sopralluogo. Sabatini (FdI): “Tappa fondamentale per l’intera città”
E' ormai prossimo il via dei lavori per il totale recupero dell'imponente struttura sul Colle del Duomo grazie a 40milioni forniti dalla Regione Lazio

VITERBO – Una giornata storica per Viterbo: è iniziata ufficialmente la fase operativa per la riqualificazione dell’ex Ospedale Grande degli Infermi, uno dei luoghi simbolo del centro storico. Questa mattina si è svolto il sopralluogo tecnico che segna l’apertura del cantiere, preludio a un importante intervento finanziato con circa 40 milioni di euro dal Ministero della Cultura e dalla Regione Lazio.

A darne notizia è il consigliere regionale Daniele Sabatini, che ha definito l’avvio dei lavori una “tappa fondamentale per restituire alla città uno spazio ricco di storia e potenzialità”.

Il progetto prevede inizialmente la messa in sicurezza dell’edificio principale, con interventi volti alla rimozione di criticità strutturali e al ripristino delle aree esterne. Successivamente si procederà con la bonifica degli spazi interni e, infine, con gli interventi veri e propri di riqualificazione, che verranno portati avanti per stralci funzionali.

L’obiettivo è restituire nuova vita a uno degli edifici più importanti del tessuto urbano viterbese, chiuso e inutilizzato da anni, ma che conserva un enorme valore storico, culturale e identitario per la città.

“Questo intervento – ha commentato Sabatini – rappresenta una concreta visione di recupero del patrimonio pubblico e un passo deciso verso la rigenerazione del centro storico. Un grazie ai tecnici e a tutte le istituzioni che hanno collaborato per rendere possibile questo progetto”.

Il cantiere è ora aperto: inizia così un percorso che punta a trasformare l’ex ospedale vecchio in un nuovo polo vitale per la città di Viterbo.

La storia dell’Ex Ospedale Grande degli Infermi, una pagina illustre della città di Viterbo che sarà presto riaperta

Sorge in posizione eminente sul Colle del Duomo l’Ospedale Grande degli Infermi, così chiamato perché fu, per secoli, la struttura ospedaliera più ampia mai realizzata a Viterbo. La sua costruzione risale al 1575, grazie a una spesa complessiva di cinquecento scudi, ripartiti tra il Comune di Viterbo (200), il cardinale Alessandro Farnese (200) e il cardinale Girolamo de Gambara (100).

Nato come ricovero per i pellegrini in transito, l’edificio venne nel tempo ampliato con l’incorporazione di Palazzo Farnese (XIII secolo) e Palazzo Marzano (XVII secolo), raggiungendo un’estensione di circa 8.000 metri quadrati. Il complesso rappresenta oggi un patrimonio culturale di rilevanza assoluta per la storia della città.

Nel 1805, l’ospedale promosse un bando per il ruolo di medico primario chirurgo: tra ventisette candidati, fu selezionato Giuseppe Matthey di Parma, che assunse anche l’insegnamento di anatomia e medicina presso il Seminario vescovile. Due anni più tardi, nel 1807, Papa Pio VII concesse all’ospedale il privilegio di istituire la prima Scuola clinica dei domini papali, un evento di straordinaria rilevanza scientifica e formativa.

La facciata attuale dell’edificio risale invece al 1878. Nel 1933, l’amministrazione ospedaliera tentò di avviare un concorso per la costruzione di un nuovo ospedale, ma le scarse risorse finanziarie bloccarono ogni sviluppo. Durante la Seconda guerra mondiale, nel 1944, l’ospedale fu gravemente danneggiato dai bombardamenti aerei, per poi essere recuperato e riaperto nel 1950, con la nuova intitolazione a “Ospedale Grande degli Infermi Renato Capotondi Calabresi”.

La storia ospedaliera della struttura si concluse definitivamente nel 1991, con l’apertura del nuovo ospedale di Belcolle. Da allora l’edificio è stato dichiarato non più utilizzato ai fini sanitari ed è passato sotto la disponibilità della Regione Lazio.

Dopo anni di abbandono, è ora al centro di un importante progetto di recupero e riqualificazione che ha mosso stamattina i primi passi.