CIVITAVECCHIA – Giornata chiave, quella di ieri, per Civitavecchia. Perché stavolta al centro dei temi sussisteva uno di quelli più delicati, stagionati, stagnanti. Ormai da tempo, troppo tempo. L’ex Italcementi, un’area lasciata lì, per troppo tempo abbandonata lì al suo destino. Ed era tempo, col susseguirsi delle amministrazioni, di voltar finalmente pagina a designar un contesto migliore. Sfruttare quello spazio degradato per ricostruir qualcosa di efficiente, possibilmente innovativo e che possa fruttar alla città ed al territorio. Voce del verbo riqualificare. E proprio ieri si è giunti all’accordo procedimentale, un’operazione come noto da ben 35 milioni di euro. A firmarlo il Comune, il Ministero delle Infrastrutture e l’Autorità di Sistema Portuale. Una seconda mossa, quella con cui è stato approvato in una delibera di giunta, che sussegue l’accordo del 2023, facendo un pochino di cronistoria, quando Tedesco e la sua Amministrazione assunsero Fiumaretta nell’area del patrimonio culturale. La riqualificazione prevedrà due hotel di lusso, un parco urbano per l’ambiente, così come al contempo edilizia sociale, per nuovi alloggi a servizio della frangia più fragile della popolazione cittadina. Parliamo di 170.000 metri quadri a confine con l’area Fiumaretta stessa. Il prossimo passo dovrà chiaramente essere l’approvazione della variante urbanistica in Consiglio Comunale. Un iter che Civitavecchia inseguiva da tempo e che finalmente, inizia a compiere passi importanti, quelli di svolta.
