F1 – Horner e Red Bull, divorzio storico e fine di un’era: ricostruzioni e motivi
Sport
10 Luglio 2025
F1 – Horner e Red Bull, divorzio storico e fine di un’era: ricostruzioni e motivi

Un terremoto. Un terremoto che ribalta il mondo della Red Bull e conseguentemente anche della Formula Uno. Perché mediaticamente, la notizia del mercoledì, ha già avuto un impatto stratosferico. Un passo indietro, la base più importante: Chris Horner, che per 20 anni è stato istituzione Red Bull e per successi conseguiti di conseguenza F1, non sarà più Team Principal e CEO della scuderia. Sollevato dal proprio incarico con decorrenza immediata. Tanto era grande il suo potere d’attività. Otto Mondiali Piloti e sei Costruttori in 20 anni: la fine di un’era. Al suo posto, quantomeno traghettatore fino a fine anno/stagione, opererà Mekies. Per il britannico uno shock duro da digerire, come manifestato in un discorso che dietro le quinte, nonostante tutto, definiscono emozionante; quello del mercoledì, a tutte le persone che per tutti questi anni hanno lavorato con lui.. e per lui. Parliamo del quarto Team Principal più vincente della storia. Una serie di successi, decantata e sottolineata prima in apertura, concentrati in due quadrienni: 2010-13 e 2021-24. Adesso, al calar del secondo ciclo, si chiude un’era partita quasi a scommessa nel lontano 2005, quando la neonata scuderia iniziava a costruire qualcosa che avrebbe ribaltato orizzonti e dinamiche contemporanee dei blocchi più forti della Formula Uno dei giorni d’oggi. Dietro sussistono chiaramente divergenze, grosse. In Red Bull già con l’addio di Newey probabilmente s’era rotto qualcosa. Col dominio McLaren anche quest’anno, resta ormai palese che la Red Bull non è più la scuderia più forte. E quando possiedi un alieno come Verstappen, devi far di tutto per consegnar lui un’astronave. Quella che ha sempre avuto, quella che non ha più, motivo per cui oggigiorno deve far giocate straordinariamente senza senso per centrar podi. E proprio dissappori e accuse, interne ed esterne, hanno portato ad una decisione che fa scalpore per la fermezza e durezza con cui, nonostante 20 anni, è stato comunicato il tutto al buon Chris senza remore. Lui ed una parte della proprietà thailandese, contro Max Verstappen, suo papà e suo entourage. Era già chiaro, era guerra interna da un anno buono. Da qui le voci del forte interesse Mercedes che sogna il colpo grosso. Chissà se con questa mossa i vertici Red Bull, allontanando quello che era diventato nemico interno, possano convincere Verstappen a restare. Intanto, fine di un’era. E non di un’idea qualsiasi. Horner resta uno dei migliori.