TRIGORIA (ROMA) – Adesso sì. Chiuse le doverose e necessarie cessioni entro il 30 giugno con la giocata Abraham al Besiktas a far compiere il salto di qualità a miracoli d’uscita quali Le Fèe e Dahl che descrivono quel fallimento chiamato Ghisolfi, una volta blindati al contempo i capisaldi come Svilar che ha rinnovato fino al 2030 (manca solo l’ufficialità, ndr), la Roma può lanciar il mercato in entrata, a tutti gli effetti. E tra gli intrighi, le attrazioni e le suggestioni di Massara e Gasperini figurano gioielli verdeoro.
WESLEY La Roma qualcosa in Brasile farà. L’impressione è che sarà più di qualcosa. Perché se da settimane è ormai noto e constatato l’interesse per Wesley, fluidificante di destra del Flamengo, Massara e la proprietà studiano il modo migliore per poterlo regalare a Gasperini. I Friedkin si interrogano se è il caso, paletti Uefa alla mano, di farlo passare dall’Everton. Farlo acquistare dal club inglese, sempre di proprietà dei Friedkin, e girarlo a Roma. Si studiano formule. In ogni modo c’è concorrenza ma ciononostante quel che fin qui non ha portato ad alcun definitivo assalto diventa la cifra: 30 milioni, questa la richiesta del Flamengo.
RIOS Ancor più alta chiaramente quella del sogno Rios, una delle star colombiane più identitarie del momento in patria, faro e gioiello del centrocampo in rampa di lascio, mediaticamente definitivamente scoppiato al Mondiale per club col suo Palmeiras. La valutazione è più alta dei 30 milioni che si fanno e che si discutono, anche perché come spesso accade per pezzoni sudamericani il cartellino è spezzettato: 70% Palmeiras, 14% Guaranì, 6% Flamengo e 10% alla sua procura ed egli stesso. Insomma, mai semplice. E spesso operazioni del genere richiedono grosse commissioni, e ripartite.
FERGUSON Chiaramente la Roma non guarda solo in Sudamerica. Serve comunque il primo colpo. Davanti, in attesa di capir cosa far con Dovbyk, serve comunque un’altra prima punta: proposto Ferguson, baby prodigio irlandese del Brighton. La Roma valuta costi e fattibilità, sulle sue tracce pure l’Atalanta, piazzato Retegui. Intanto ai saluti c’è Paredes, finalmente accontentato: resta in Argentina, tutto fatto, nelle prossime ore l’ufficialità del Boca.

