Wimbledon – Addio Fognini: racchetta al chiodo, tanti rimpianti ma “testa alta”
Sport
10 Luglio 2025
Wimbledon – Addio Fognini: racchetta al chiodo, tanti rimpianti ma “testa alta”

WIMBLEDON – E dunque anche Fabio Fognini appese la racchetta al chiodo. Era nell’aria, senza girarci intorno. Troppi gli infortuni e le sconfitte negli ultimi anni, al tramonto della sua carriera. Anche a livelli decisamente più bassi rispetto a quelli in cui, nei suoi diversi anni prime, aveva abituato i suoi sostenitori tricolori. Ma per smettere sognava un gran finale. Sognava un sussulto. Sognava l’ultimo Wimbledon. Che sarà pur finito presto ma con classe e artigli, ha saputo spaventare e non poco uno dei nuovi massimi fenomeni generazionali, come Carlos Alcaraz. Un tre a due all’ultimo sangue e all’ultimo set, durato ore. Pensava fosse passeggiata, il buon Carlos? Così non è stato. E Fabio ha fatto emozionare tutta Italia. Poi qualche giorno di riflessione per maturare decisione definitiva, mercoledì ha convocato tutti i giornalisti necessari per l’ultima conferenza ed oltremanica ha detto basta.

WHAT IF Un viaggio lungo quasi un ventennio. Saluta a 38 anni. Un altro di quelli per cui forse coniughiamo il condizionale passato, amaramente: tra quel che è stato e quel che sarebbe potuto essere. Colpi di classe brillanti, rovescio da far invidia a tanti, ma troppo latente in quel servizio che quasi in maniera darwiniana avrebbe fatto selezione naturale perché negli anni sarebbe diventato sempre più importanti. Oltre agli infortuni, poi, quel carattere esuberante. Fin troppo, però. Fino a oltrepassare quei confini, tra comportamenti e qualche colpo folle, che certamente non l’hanno piantato sui binari giusti, quantomeno non sempre.

CARRIERA E’ stato uno dei nostri tricolori migliori, però, negli anni più bui. Quelli Dieci. Piazzamento tra i primi 10 stessi, tra l’altro. In anni in cui centrare una Top 10 era ancor più complicato, decisamente. Ha vinto nove circuiti internazionali, campione a Montecarlo nel 2019, quel che fu l’ultimo colpo grosso ad altrettanto grossi livelli. Adesso, stremato, l’aveva capito: era tempo di dir basta. L’ultimo sussulto ad emozionar Wimbledon e mezzo Bel Paese e l’addio a testa alta: Fabio Fognini lascia, fine di un’era.