Terracina – Pedofilia e ricatti, capo scout condannato a 7 anni di carcere
Cronaca
11 Luglio 2025
Terracina – Pedofilia e ricatti, capo scout condannato a 7 anni di carcere

TERRACINA – Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Roma, Angela Gerardi, ha condannato alla pena di 7 anni di reclusione e 26 mila euro di multa il 19enne capo scout di Terracina, in provincia di Latina, per i reati di pornografia minorile, stalking, estorsione, violenza sessuale e pornografia virtuale. Il giovane e’ accusato di gravissimi reati contro minori, tra cui pornografia minorile, atti persecutori, estorsione, violenza sessuale e detenzione di materiale pedopornografico, aggravati dall’abuso di fiducia all’interno di un contesto educativo scout.

Il giudice ha condannato l’imputato anche all’interdizione perpetua dai pubblici uffici e da incarichi educativi e alla misura di sicurezza del divieto di avvicinamento a minori. Previsti inoltre risarcimenti in favore delle famiglie e delle associazioni costituite parti civili. Una sentenza importante per le vittime e per la comunita’, che ha visto il tempestivo intervento della Polizia postale di Latina, della magistratura e del Centro antiviolenza per minori “Crescere insieme” di Latina, attivati grazie alla denuncia coraggiosa dei genitori e degli educatori del gruppo scout Terracina 3.

La Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Lazio, Monica Sansoni, che si era costituita parte civile nel processo, ha espresso soddisfazione per l’esito giudiziario e, soprattutto, per il segnale di attenzione e giustizia dato ai minori coinvolti. “La sentenza di oggi riconosce la gravita’ dei fatti accaduti e la sofferenza inflitta a giovani vite. E’ un risultato che rende onore al coraggio di chi ha denunciato, alla forza dei minori ascoltati e alla professionalita’ delle istituzioni che si sono attivate senza esitazione – dichiara Sansoni -. Questa vicenda ci ricorda quanto sia fondamentale saper ascoltare i segnali di disagio dei bambini e degli adolescenti, intervenire tempestivamente e garantire loro un ambiente sicuro e protetto.

Continuero’ con determinazione a tutelare i diritti dei minori, anche quando qualcuno ritiene che questo compito possa essere trascurato. La tutela dell’infanzia non e’ mai un’ingerenza, ma un dovere istituzionale e umano. Ai ragazzi coinvolti e alle loro famiglie va la mia piu’ sentita vicinanza, nella speranza che possano, con il tempo e il supporto adeguato, trovare serenita’ e forza per il futuro”, conclude.

La Garante ha inoltre voluto ringraziare pubblicamente il gruppo scout, la comunita’ parrocchiale e le famiglie per il senso civico e il coraggio dimostrati, ribadendo l’importanza di una rete sociale e istituzionale coesa nella protezione dei piu’ vulnerabili.