Bestemmie e preservativi gonfiati sul palco: bufera sulla Festa della Birra a Montefiascone
Cronaca
14 Luglio 2025
Bestemmie e preservativi gonfiati sul palco: bufera sulla Festa della Birra a Montefiascone

 

MONTEFIASCONE – Bestemmie e preservativi gonfiati sul palco: è bufera sulla Festa della Birra a Montefiascone.

Sotto accusa la performance della band “Fuck your clique”, notoriamente conosciuti per essere un gruppo controverso  e autori di testi borderline (per usare un eufemismo).

Ecco un esempio delle loro produzioni che si trovano facilmente in rete:

Non metto il preservativo, faccio il salto della quaglia e prego Dio (prego Dio) Quel bambino è nato sano, non può essere mio (nah).

Tamarri, misogini e pure brutti (pure brutti)

Rispetto per nessuno, paura di tutti (paura di tutti) Se ci odi, non sbagli Di tutte le lingue che conosco oggi parlo quella dei fattiTe lo giuro (baby, te lo giuro)…Questo è l′anno in cui tutta la scena ci fa il culo ….Spero mio figlio nasca gay così le donne non lo rovineranno

Io non sborro, piango dalle palle Non ho paura delle donne, sono io a terrorizzarle….Lei che vuole me, ma io sono gay (sono un sigma male, vai, Disa) …Da quando è uscito il primo video c’ho la fila fuori casa Per succhiarmi il cazzo, il pisello e pure le palle Però io sborro fast, sborro fast Questa vuole che la scopo, ma non c’ha capito un cazzo …Io le donne le odio, ma mica così tanto Spero mio figlio nasca gay così le donne non lo rovineranno …Questa vuole anna′ a balla’, ma non ha appresso i documenti …Vuole darmi il top, succhiarmi il cazzo con i denti …La tiro fuori dalla strada per tenerla chiusa in casa”

E via discorrendo.

Insomma un’esecuzione decisamente forte, che non ha mancato di scatenare accesi dibattiti sull’uso di parolacce, imprecazioni contro le istituzioni e bestemmie di vario genere che hanno lasciato interdette gran parte delle persone presenti, molte con famiglie al seguito.

Di fronte a  tale putiferio, non si sono fatti attendere i comunicati di scuse sia degli organizzatori del festival che della sindaca, che hanno provato a “metterci una pezza”, scaricando le loro responsabilità.

“Vogliamo spendere 2 parole in merito alla serata di ieri – hanno scritto gli organizzatori – crediamo che per la stima, il sostegno e l’affetto che Monte ci ha dimostrato in questi anni sia doveroso.I “fuck your clique” sono un progetto musicale controverso.

Nelle canzoni che pubblicano (e che quindi possono essere pubblicate perché ritenute lecite da organi competenti) camminano sul filo del rasoio e quando li abbiamo confermati, lo sapevamo.

Poi però, sul palco non saliamo noi e non decidiamo noi come un’artista deve proporre il proprio materiale.E ieri, questa libertà d’espressione che crediamo sacrosanta ci si è rivoltata un po’ contro.Non colpevolizziamo i “fuck your clique” perché sono bravi ragazzi, credeteci.Però atb è una realtà complessa, supportata dalle istituzioni e patrocinata da comune e regione.Forse i fuck, non sapendolo, non ne hanno tenuto conto ma noi si e ci teniamo quindi a chiedere scusa a chi si è sentito offeso ed a prendere le distanze da molte delle cose dette, esposte e quant’altro.

Vi invitiamo inoltre, sempre per rispetto ai nostri patrocinanti, a non credere a chi prova a dare un connotato politico alla serata di ieri,L’amministrazione comunale non c’entra, non era consapevole né d’accordo.Tanto meno la regione…speriamo se ne vada questa pioggia così chiudiamo tutti insieme questo festival.Questo nostro festival. ”

Nel pomeriggio di ieri, invece, la replica della sindaca, Giulia De Santis che così risponde alle accese polemiche:

“Cari concittadini,le serate di ATB festival si stanno svolgendo nel migliore dei modi, con un ottimo riscontro di partecipazione di persone provenienti da tutta la Regione e senza alcun problema di ordine pubblico e sicurezza.Sono però a scrivere queste parole di disapprovazione in riferimento all’esibizione di un gruppo musicale che si è tenuta ieri sera nell’ambito del medesimo festival.

Abbiamo appreso che durante la performance sono stati utilizzati linguaggi e contenuti non consoni, arrivando persino a offendere le massime cariche dello Stato e le sensibilità della comunità locale. Desidero esprimere a nome mio e di tutta l’Amministrazione Comunale la più ferma e totale dissociazione da quanto accaduto.È fondamentale chiarire che l’Amministrazione non era in alcun modo a conoscenza preventiva dei testi né delle modalità espressive e comunicative di questo gruppo. Sebbene crediamo fermamente nella libertà di espressione artistica è altrettanto vero che essa trova i suoi limiti nel rispetto delle istituzioni, del decoro pubblico e della dignità e del rispetto di ogni individuo. La libertà non può e non deve mai travalicare nel dileggio o nell’insulto.

Comportamenti di questo genere non sono giustificabili in alcun modo e non riflettono i valori della nostra comunità, né lo spirito con cui è stato ideato e promosso il festival ATB.

Vi informo che chi di dovere ha già proceduto con le verifiche e gli accertamenti del caso, secondo quanto previsto dalla legge, per valutare se si siano configurati reati.Ci impegneremo affinché simili episodi non possano più ripetersi sul nostro territorio, garantendo che eventi culturali promossi o patrocinati dal Comune siano sempre all’insegna del rispetto e della promozione di valori positivi.”