ROMA – Iniziato il ritiro a Trigoria. E già si lavora forte duro, durissimo. Trigoria inondata da gocce di sudore: Gasp voleva esser subito chiaro, voleva sin dai primi giorni imprimere i suoi ritmi forsennati, allenamenti a spinger tutti oltre i loro limiti ma necessari per formar quella condizione atletica conditio sine qua non per sviluppare il suo calcio a tutto campo.
TRE FRONTI Bene, ma la Roma resta cantiere aperto. Cessioni doverose e ben realizzate entro 30 giugno, blindato un muro fondamentale come Svilar, adesso è tempo di trasferir a Gasp quei tasselli richiesti proprio per il suo calcio. Ci siamo. Assalti finali, forse strette. Tre nomi esteri, esotici, evidentemente studiati e avallati, condivisi da Massara e Gasperini stesso. E dunque il DS è pronto allo scacco matto, su tre piste parallele per altrettanti reparti, su cui continua da giorni a lavorare.
EL AYNAOUI Due nomi vanno a braccetto. Nonostante differenze geografiche, perché parliamo dello stesso reparto, centrocampo con spiccate caratteristiche offensive quantomeno di spinta. E Massara potrebbe decidere di chiuderle entrambe: se dovesse procedere su entrambi i fronti, non è detto che sia in qualche modo definitivamente scaricato capitan Pellegrini. La prima pista porta ad El Aynaoui, centrocampista del Lens cresciuto nel Nancy, ma evidentemente esploso in giallorosso. Giallorosso nel suo destino. I rapporti tra i due club, però, malgrado intermittente Massara che conosce e non poco calcio francese, non sono idilliaci dalla questione Danso: la Roma ha messo la sua offerta sul piatto, si tratta di 22 più 3 di bonus, non andrà oltre. Ecco perché su questo fronte sono ore calde, caldissime. Nonostante l’accordo con gli agenti del ragazzo ci sia già sulla base di un lungo quinquennale, se il Lens dovesse rifiutare o giocare al rialzo la Roma virerà su altre piste, la più bollente delle quali vira sul capitolo immediatamente successivo.
RIOS Inutile nascondersi, nella stessa frazione di campo chi stuzzica di più le fantasie del tifoso è quel nome dal fascino sudamericano, il colombiano Rios esploso col Palmeiras al Mondiale per Club. Il calciatore ha dato la sua parola: vuole solo la Roma. Ecco perché dell’offerta Zenit non ne ha voluto nemmeno sentir parlar, seppur sul piatto circolassero argomenti economici ancor più convincenti anche per il suo entourage. Da San Pietroburgo era pronto un assegno sui 30 milioni, esattamente la cifra richiesta dal Palmeiras, ma la corte russa è stata prontamente rispedita al mittente. La Roma è arrivata a 24/25: deve alzare l’offerta, non ci sono alternative. Ma col ragazzo che sogna e vede solo giallorosso, filtra ottimismo. Spetta a Massara colmare la distanza.
WESLEY L’ultimo dei tre nomi caldi sul piatto d’ogni scrivania a Trigoria porta a sempre a Wesley, ormai tra i tormentoni dell’estate giallorossa. Il Flamengo insiste: vuole 25 milioni. La Roma studia la formula giusta per accontentare Gasp, che s’è letteralmente invaghito dell’esterno: il brasiliano la pedina desiderata sulla sua fascia destra. La spinta, quella giusta. Ora: il punto non è che la Roma non possa esaudire ed accontentare le richieste rossonere sui 25, ma formula, rate e pagamento. Ecco perché si studia la formula giusta. I Friedkin, come descritto e narrato settimana scorsa, valutano se far un’operazione con l’Everton stesso, di loro proprietà, anche per Fair Play Finanziario e paletti Uefa con cui la Roma, come sappiamo, continua a dover aver a che fare e dover sistemare da anni, ormai, come da accordo per risanare infrazioni dell’era pallottiana.
DAVANTI OPZIONE FERGUSON C’è un reparto che non abbiamo menzionato ma che per forza di cose, magari nelle prossime settimane, sarà protagonista di avvicendamenti. Quello offensivo, chiaramente. Serve un’altra prima punta, magari con caratteristiche differenti rispetto a Dovbyk, qualcuno più gasperiniano, qualcuno più di manovra, elegante e più tecnico. Occhio a Ferguson, un anno fa tra gli attaccanti emergenti più in copertina in Premier: non solo per gol, ma per eleganza e movenze. Poi il crack, quel crociato, e allora altre scelte in casa Brighton. Che oggi è pronto a lasciarlo partire. E apre al prestito con diritto, senza obbligo di riscatto. Ma la cifra, alla fine dei prossimi dieci mesi, sarebbe esorbitante: 45 milioni. La Roma vuole abbassarla. Cercato anche dall’Atalanta, Massara è forte del sì dell’irlandese. Che vuole solo la Capitale. Adesso spetta al Brighton abbassare le richieste per l’eventuale riscatto. Ma Ferguson è soltanto uno degli obiettivi, uno dei nomi su cui la Roma lavora: nei prossimi giorni emergeranno altre piste, col passare del tempo i giallorossi senza fretta vaglieranno e chiuderanno quella che reputeranno migliore, rapporto qualità/prezzo.

