TORINO – La storia tra Dusan Vlahovic e la Juventus sembra definitivamente giunta ai titoli di coda. Nonostante un traghettatore balcanico come Tudor, che da anni sognava d’allenarlo, da anni sosteneva quanto e come l’ex centravanti della Fiorentina fosse il migliore in Italia, nel suo ruolo. Nonostante l’avvento, s’è evidentemente arreso pure lui. Anche in America, nella breve kermesse prima della cinquina Man City, segnali inequivocabili: titolare Kolo Muanì, nemmeno calciatore bianconero a titolo definitivo. L’arrivo di Jonathan David, seppur tecnicamente calciatore differente, altro indizio che fa ulteriore prova. Nonostante Tudor, tra Dusan e la Juve è sostanzialmente finita. Tant’è che la società, essa stessa cambiata tanto e oggigiorno tutta in mano a Damien Comolli, pensa addirittura alla rescissione. Il nodo sono i dodici, pensate, dodici milioni netti che nell’ultimo anno di contratto come stabilito stagioni fa sarebbe andato (e andrà, ndr) a percepire Vlahovic. Da tempo, ormai, ombra di se stesso.
MILAN Alla finestra c’è però un mentore, lesto e astuto, sullo sfondo. Piazzato lì. Da Livorno tornato in sella, sì, stavolta sponda Milan. Ha allenato, stuzzicato e cresciuto Dusan ai tempi della sua Juve 2.0. Ora vuol portarselo al suo Milan, 2.0. Max Allegri. Parole al miele settimane fa in conferenza stampa, quel rapporto tra loro non tramonterà mai. Malgrado non fosse, proposta di calcio alla mano, il tecnico migliore per Vlahovic.. difficilmente Dusan avrebbe potuto trovar mentore migliore sulla sua strada, per insegnarli come si sta ai massimi livelli, da centravanti d’A. E quel Milan non è mai club qualunque, tantomeno per Vlahovic stesso: l’idolo assoluto del serbo, Zlatan Ibrahimovic, è dirigente e leggenda di Milanello. Pertanto basterebbe una chiamata. Bastarebbe rompere quel legame contrattuale con la Vecchia Signora. Anche perché, fuorché l’aspetto economico, lo stesso Dusan calcisticamente avrebbe tutto da perderci: col Mondiale d’America all’orizzonte, un anno di tribuna sarebbe deleterio.
NICO JACKSON Ed il Milan, che nel frattempo sonda altri attaccanti magari mezze punte con caratteristiche differenti come Nico Jackson scaricato dal Chelsea, resta alla finestra. Anche perché Santiago Gimenez ha deluso, e non poco, nel suo primo spezzone rossonero. Nonostante predichi sicurezza e dal Messico continua a giurare che a fine agosto sarà ancora milanista, in caso di buona offerta estera da Casa Milan lo impacchetterebbero. E quindi Dusan, all’orizzonte rossonero. Sornione spettatore interessato. Tare opera, ma dirige Allegri. Milan e Vlahovic, matrimonio del destino?


