Civitavecchia – Sostanze tossiche, discarica militare di Santa Lucia sotto sequestro. Il Pincio invoca ARPA e Regione
Ambiente, Cronaca
17 Luglio 2025
Civitavecchia – Sostanze tossiche, discarica militare di Santa Lucia sotto sequestro. Il Pincio invoca ARPA e Regione
La replica del Pincio

CIVITAVECCHIA – Ha del clamoroso e soprattutto particolarmente preoccupante quanto emerge e quanto sta accadendo al Centro Chimico del quartiere di Santa Lucia, a Civitavecchia, nelle ultime ore. All’interno di un’inchiesta partita da Reggio Emilia e repentinamente spostata a Civitavecchia, la discarica militare è infatti stata sequestrata e sigillata. Venti ufficiali d’altissimo rango sono sotto inchiesta, accusati d’aver sottovalutato la pericolosità di un sito contenente ben 20.000 tonnellate tra cui evidentemente sostanze particolarmente letali, tossiche e nocive per il terreno, l’acqua, l’aria. In poche parole, l’ambiente. Parliamo di fusti corrosi e deterioramento di contenitori nocive, così come dispersione di arsenico ed iprite sul suolo. Non s’è fatta attendere chiaramente la replica dal Pincio, tra Sindaco Piendibene e naturalmente l’assessore all’ambiente Giannini, che esprimono così tutta la loro preoccupazione invocando Regione ed ARPA di rendere subito pubblici i dati stessi: “Esprimiamo forte preoccupazione per quanto riportato in queste ore in merito alla discarica militare di contrada Santa Lucia, al centro di un’inchiesta per disastro ambientale. Le notizie relative al deterioramento dei contenitori, ai fusti corrosi e al rischio di dispersione di arsenico, iprite e altre sostanze tossiche nel suolo, nelle falde e nell’aria impongono la massima attenzione. Parliamo di un sito che per anni avrebbe dovuto garantire la sicurezza e l’isolamento di residuati bellici estremamente pericolosi, e che oggi rischia invece di trasformarsi in un problema ambientale di proporzioni gravi per il nostro territorio. L’amministrazione comunale segue con la massima attenzione l’evolversi della situazione, nel pieno rispetto del lavoro della magistratura e delle indagini in corso, e continuerà a mettere a disposizione la propria collaborazione istituzionale per tutto ciò che sarà richiesto. Sollecitiamo la Regione Lazio e ARPA a rendere pubblici i dati sulle analisi in corso e, se non già attivato, a predisporre un monitoraggio permanente. Civitavecchia ha già sostenuto in passato un costo altissimo in termini ambientali e sanitari. La tutela della salute dei cittadini resta la nostra priorità assoluta e non ci fermeremo finché non sarà fatta piena luce su questa vicenda”.