Qualcosa di straordinario. Considerando le condizioni. Un dito rotto, adesso è ufficiale. Ha gareggiato e vinto così Gregorio Paltrinieri, trionfando a podio per l’ottava edizione mondiale consecutiva ribattezzando record del nuoto in acque libere della storia azzurra. Come lui nessuno mai per un’impresa nei 10 chilometri realizzata dopo l’infortunio fioccato pensate soltanto nei primi 200 metri. La diagnosi a referto dell’indomani, da Singapore, non lascia scampo ad equivoci: “Gregorio Paltrinieri è stato sottoposto a una radiografia che ha evidenziato il distacco di un piccolo frammento osseo all’inserzione del tendine estensore della terza falange del quarto dito della mano sinistra. Ciò a seguito del trauma occorso durante la 10 chilometri di nuoto di fondo nuotata a Sentosa mercoledì e conclusa con l’argento mondiale. Paltrinieri, che oggi si è allenato regolarmente, parteciperà alla 5 chilometri, in programma venerdì all’1:30 italiana, le 7:30 locali, con l’ausilio di un taping di protezione dell’articolazione interfalangea. La situazione continuerà ad essere monitorata quotidianamente. Paltrinieri è anche iscritto alla 3 km knockout sprint (sabato alle 2:00) e alla 4x1500m mixed (domenica alle 2:00) e al termine delle prove in acque libere rientrerà in Italia”. Ciò ne consegue che potrà continuare ad allenarsi per battere, nonostante nuovo ostacolo sopraggiunto di cui avrebbe voluto volentieri fare a meno, altri record in acque libere: allenamenti più gare. Diverso il discorso in vasca dove non potrebbe utilizzare quel taping che tatticamente in questi casi immobilizza il dito: è stato tolto dal programma. Dunque, solo acque libere. Per altri traguardi, altre storie da scrivere.
SETTEROSA Intanto le notizie più belle del giovedì di Singapore arrivano dal Setterosa che, a dispetto del Settebello, senza vincere il girone, era stata costretta al purgatorio dei playoff. Bene, superati pure quelli che virtualmente rappresentano gli ottavi: partita tiratissima ma sempre col becco avanti grazie al vantaggio acquisito nella prima frazione, le azzurre di Silico battono 13-11 la Cina e strappano, adesso sì anche loro, l’accesso a quei fatidici quarti che partiranno nel weekend all’immediato orizzonte.

