Da Shakespeare ad Eschilo, nuovo weekend con Teatri di Pietra nell’anfiteatro romano di Sutri
Cronaca, Cultura e Spettacoli
22 Luglio 2025
Da Shakespeare ad Eschilo, nuovo weekend con Teatri di Pietra nell’anfiteatro romano di Sutri

SUTRI – Giro di boa per la programmazione di Teatri di Pietra a Sutri che, tra anteprime nazionali e prestigiosi spettacoli, sta registrando un grande successo di pubblico e critica.Il calendario prosegue, nella suggestiva cornice dell’anfiteatro romano, dal prossimo giovedì 24 luglio, alle 21, quando, a calcare la scena sarà la cooperativa Agricantus con “Essere o non essere Shakespeare”, in cui, per la prima volta, l’attore Sergio Vespertino si cimenta con il Bardo.

Lo spettacolo, scritto a quattro mani con Salvatore Ferlita, vede Vespertino nei panni di un ricercatore instancabile e appassionato che indaga la figura di William Shakespeare, il Bardo per eccellenza che setacciando manoscritti, decifrando  codici e pergamene, si impegna non solo alla ricerca del mistero dell’ispirazione, ma ha l’obiettivo di scoprire un dettaglio decisivo, una prova inconfutabile che svelino l’identità dell’autore.Venerdì 25 luglio torna protagonista TTR Il Teatro di Tato Russo – V.A.N. Verso Altre Narrazioni con Agamenno Men , in anteprima nazionale lo scorso 11 luglio a Viterbo.In Agamenno-Man il ritorno del re della tragedia di Eschilo va in scena in un mix di umorismo e dramma. Un urlo grezzo e necessario.

Una performance che non consola, ma costringe a guardare. Un teatro che scava nelle rovine del mito per riscrivere le macerie dell’oggi. La città di Micene aspetta in fermento il ritorno del suo grande re, partito per Troia. Ma le sue grandi gesta e il suo grande valore come re e condottiero non basteranno a placare la furia di sua moglie Clitemnestra, decisa a vendicarsi. Il suo ritorno a casa sarà ricco di stravaganze e la sua lotta per la gloria e il suo ritorno diventeranno una farsa tragica spettacolare. La rilettura della tragedia di Eschilo diventa la base dell’esplorazione del Collettivo V.A.N. che continua la sua indagine del mito, passando per il tragico, giocando con l’ironia, la musica e il parossismo. In un mix audace di umorismo e dramma, la vicenda di Agamennone si arricchisce di riferimenti contemporanei per reinterpretare una delle fondamenta della cultura tragica.

La settimana si conclude, sabato 26 luglio, con “Il filo rosso dei messaggeri caduti Icaro-Cassandra-Pandora-Giovanna D’Arco, una produzione di Paolo Toti che narra le vicende di quattro personaggi appartenenti alla mitologia ellenica e alla storia: Icaro, personificazione di una umanità che tutto vuole raggiungere attraverso la tecnologia, e distaccandosi dalla dimensione spirituale, finirà col perdere il senso, le proprie origini, la vita. Cassandra, vox clamantis in deserto, colei che vede profilarsi il pericolo della distopia e della guerra. Pandora, divulgatrice delle cronache dei mali di un mondo ferito da piaghe contemporanee, ma che prendono forme diverse da epoca a epoca ed infine Giovanna D’Arco, eroina mossa dalla Mano Celeste, che compie con la sua fede azioni prodigiose e si rivolge ad un mondo che adesso non crede più a nulla.     

 

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